Verso Napoli-Inter, Jorginho vs. Melo

Si ritroveranno l'uno di fronte all'altro, al centro del campo. Si guarderanno e si affronteranno, ognuno con le proprie armi. Fioretto contro sciabola. Napoli-Inter è anche Jorginho contro Felipe Melo. Brasiliani atipici, centrocampisti diversi, ma entrambi punti fermi del 4-3-3 di Napoli ed Inter. Insieme formerebbero il centrocampista perfetto, ma volendo rispolverare i vecchi, sempre veritieri e mai banali, proverbi napoletani non si può avere contemporaneamente la botte piena e la moglie ubriaca. 

Se Jorginho sia stato in ritiro a Dimaro oppure abbia fatto viaggio di andata e ritorno da Lourdes, con tanto di miracolazione ricevuta, è un mistero che resterà per sempre imprigionato nelle pagine delle sacre scritture del calcio secondo Maurizio Sarri. La ri-conversione al talento del centrocampista italo-brasiliano è finita sotto gli occhi di tutti. Attualmente, non esiste in serie A miglior centrocampista per percentuale di passaggi riusciti, di cui la maggior parte effettuati nella metà campo avversaria. "Ben venga Valdifiori, ma mi tengo anche Jorginho", parola di Sarri. Non solo qualità al servizio della causa azzurra (1 assit), ma anche ben 36 palle recuperate che fanno di Jorginho un inaspettato recuperapalloni.

Jorginho e Felipe Melo, diversi anche nel carattere: più introverso il primo, più arrogante il secondo. Un modo di essere che si riflette in campo e davanti ai microfoni: "Higuain? Non lo temo". Hanno acceso gli animi della sfida le ultime dichiarazioni del centrocampista nerazzurro che si prepara a ringhiare su ogni calciatore del Napoli che gli capiterà sotto tiro. Il San Paolo non gli evoca bei ricordi, pensando alla sua esperienza con la Juventus. Il "cagnaccio" Melo potrebbe finire per mordersi la sua stessa coda...

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