Ancora una volta, il calcio italiano si trova ad affrontare una situazione...
La decisione del Casms, anticipata nell'edizione odierna di Repubblica,...
Definita la scelta dell'arbitro per Juventus-Napoli: fischierà Daniele ...
Clamoroso in casa Roma. Con una nota apparsa sul sito ufficiale, la società...
La notizia che il mondo del calcio italiano temeva purtroppo è arrivata. ...
MERET 8: Senza le sue parate su Piccoli e Marin, probabilmente, avremmo assistito ad una partita completamente diversa. Sulla vittoria in terra sarda ci sono i guantoni di un fenomenale Alex Meret.
DI LORENZO 7: Secondo gol in stagione, a cui si aggiunge un’ottima prestazione in fase difensiva. Il ruolo di braccetto sembra calzargli a pennello.
RRAHMANI 6.5: Molto preciso nei contrasti, sia aerei che non, e raramente permette a Piccoli di girarsi verso la porta. Prestazione da leader.
BUONGIORNO 7: Dove c’è lui non si passa. Non importa come, la gamba o la testa ce la mette sempre. Si regala anche la gioia del primo gol partenopeo.
MAZZOCCHI 6.5: Numero di chilometri percorsi: inquantificabile. Fa avanti e indietro sulla fascia destra, sacrificandosi molto in fase difensiva.
ANGUISSA 7: Sprazzi del primo Anguissa, il centrocampista rognoso che ogni avversario si trova alle costole appena entra in possesso della palla.
LOBOTKA 6.5: Estremamente prezioso in fase difensiva, dove in diverse occasioni interviene ad intercettare il pallone e far ripartire i suoi.
SPINAZZOLA 5.5: Gioca ancora col motore ingolfato, commettendo troppi errori in entrambe le fasi. Il tunnel nel corso del primo tempo resta la sua miglior giocata.
POLITANO 7: Non sempre lucido nella giocata, ma corre per due e con il velo sull’assist di Kvara propizia la rete di Lukaku.
LUKAKU 7.5: Due assist, un gol e un numero indecifrabile di duelli con Mina. Da queste partite, si evince la sua centralità nel progetto Conte.
KVARATSKHELIA 7.5: Seppur meno brillante del solito, realizza un gol e serve un assist. Con Lukaku, forma una coppia perfetta.
OLIVERA 6: Si vede poco quando subentra a Spinazzola, facendo sorgere sempre più dubbi sulle sorti della fascia sinistra, ad oggi il punto debole del Napoli.
MCTOMINAY 6: Schierato da trequartista, corre e cerca di proporsi, ma il risultato acquisito non consente molte azioni offensive.
GILMOUR 6: Al suo esordio in maglia azzurra, così come il compagno di nazionale, svolge lavoro di normale amministrazione in mezzo al campo.
SIMEONE 6: In quel rientro difensivo a fine partita risiede tutta la grinta del Cholo, sempre battagliero quando viene chiamato in causa.
NERES 6.5: Entra negli ultimi 10 minuti e serve il terzo assist da quando è a Napoli. Arma in più.
CONTE 7: Il ritardo nei cambi gli dà ragione: fortuna o intuito? Finalmente, il Napoli è tornato a correre e recuperare palloni a centrocampo. Un miraggio.
Opzione di rinnovo di contratto o meno, caro Victor, dopo la telenovela estiva che ti ha visto protagonista e il tuo sbarco in terra turca - che infausta fine, se mi permetti - le nostre strade si dividono qui ed ora, nella quasi assoluta certezza che non indosserai mai più la maglia del Napoli.
A differenza di molti altri tifosi, non mi piace sputare nel piatto in cui ho mangiato: non me la sono mai presa per l’addio di Spalletti, né tantomeno ho goduto per le brutte figure di Kim nel campionato tedesco. Per aver realizzato il mio più grande sogno calcistico, io ti sarò sempre riconoscente, perché su quello Scudetto vinto 33 anni dopo l’ultima volta c’è un’ipoteca enorme che porta il tuo nome: la doppietta al Maradona contro la Juventus; le due reti clamorose alla Roma, prima in casa loro e poi a casa nostra; la tripletta con il Sassuolo e il gol contro l’Udinese che ha fatto esplodere di gioia di una città intera. Senza le tue reti, la tua grinta e la tua fame, sono certo che vincere sarebbe stato quasi impossibile. Per quel che mi riguarda, come calciatore, sei tra gli attaccanti più forti che si sia mai visto dalle nostre parti.
Poi, però, c’è l’uomo, che è ben più importante del calciatore. Hai sempre avuto un carattere esuberante, ma in troppe occasioni, soprattutto nell’ultimo anno, hai superato il limite: penso alla storia su Instagram contro il procuratore di Kvara, un tuo compagno di squadra, e alla scelta di togliere tutte, o quasi, le foto con la maglia azzurra, dopo l’inconveniente di quel video postato per scherzo su TikTok. Ma nulla in confronto al tuo netto rifiuto di giocare ancora con il Napoli, espresso alla società diverso tempo fa. Una totale mancanza di rispetto verso il club che ti ha reso grande e, onestamente, di persone così, di uomini così piccoli, io non ho stima alcuna.
Vincere insieme è stato stupendo e ti auguro il meglio ovunque andrai dopo la parentesi turca, ma onestamente spero di non vederti mai più con la maglia del Napoli in dosso, perché non ne sei minimamente degno.
MERET 6.5: Secondo il buon vecchio Tremolada il nostro Alex avrebbe dovuto smaterializzarsi in occasione del rigore concesso al Parma. Nel finale cala una super parata su Almqvist.
DI LORENZO 6.5: Una presenza costante in entrambe le fasi, soprattutto quella offensiva, arrivando spesso in sostegno di Mazzocchi e Politano.
RRAHMANI 6: Soffre un po’ Bonny nel primo tempo, ma per il resto amministra bene la difesa.
BUONGIORNO 6.5: La solita sicurezza in fase difensiva. Nel secondo tempo, per poco non si regala la gioia del primo gol in maglia azzurra, colpendo la traversa.
MAZZOCCHI 6.5: Tecnicamente dimostra sempre qualche limite, ma oggi è stato l’unico esterno del Napoli a disputare una buona gara. Medaglia al valore.
LOBOTKA 6: Soffre maledettamente il centrocampo a due, anche perché spesso deve fare il lavoro di Anguissa. Si rivede finalmente il vero Lobo nei lanci precisi.
ANGUISSA 6.5: Si evita l’insufficienza grazie al gol vittoria nei minuti finali – e scusate se è poco –, ma spesso si concede delle comode passeggiate in mezzo al campo.
OLIVERA 5: Il contrario di Re Mida: ogni pallone che tocca diventa oro per gli avversari. Non ne fa una giusta.
POLITANO 5.5: Corre tanto e si sacrifica come al solito, ma è poco incisivo in fase offensiva. Troppi i cross alla cieca in area di rigore.
RASPADORI 5: La prova definitiva che Jack non può fare il centravanti, almeno nel 3-4-2-1 di Conte. Troppo impreciso davanti alla porta.
KVARATSKHELIA 7: Un indemoniato, l’unico a non perdere mai la bussola. Ci prova a suon di dribbling e tiri da fuori. Leader.
SPINAZZOLA 5.5: Attualmente, sembra una vecchia Fiat da rottamare. Con Olivera, su quella fascia, ha dato spettacolo, ma in senso negativo. L'unica nota positiva della sua serata è l'assist a Lukaku.
LUKAKU 7: In gol all’esordio con la maglia azzurra. Sin dall’ingresso in campo, fa sentire il suo peso in attacco, garantendo enorme leadership. Non poteva sognare di meglio.
SIMEONE 6: Fa sentire la sua presenza nell’area del Parma e ci mette la stessa garra della stagione 22/23.
NERES 7: Altra partita altro assist. Fa espellere Suzuki e da lì la partita cambia completamente. Fattore imprevedibilità.
CONTE 6.5: Il Napoli pressa male e questo è un aspetto da rivedere, così come i cambi centellinati, ma la grinta vista questa sera mancava da tempo. In questo, si vede la sua mano.
MERET 6: L’unica vera parata della partita la deve fare nel primo tempo su Castro. Per il resto, tocca più palloni con i piedi che con le mani.
DI LORENZO 7.5: Prestazione super, sia in fase difensiva dove interviene sempre con precisione, sia in fase offensiva con il gol che suggella la pace con i tifosi. Leader.
RRAHMANI 6.5: Se il Napoli non prende gol, il merito è anche suo, che dimostra grande solidità e si concede il fallo tattico con ammonizione – quale amenità – quando necessario.
BUONGIORNO 7: La differenza con la trasferta di Verona sta quasi tutta nella sua presenza e prestazione. Un muro invalicabile. Una sicurezza.
MAZZOCCHI 6: In un paio di occasioni si perde la marcatura sul diretto avversario, ma gioca una partita di grande sacrificio.
ANGUISSA 6.5: A volte si perde in un bicchier d’acqua, come quando prova a fare un passaggio di tacco nella trequarti avversaria, ma a centrocampo è una diga.
LOBOTKA 6.5: Presenza costante e fastidiosa per i giocatori del Bologna, che se lo ritrovano sempre alle calcagna. Qualche errore non da lui in impostazione.
OLIVERA 6.5: Grande prestazione, fatta di continue salite e discese sulla fascia sinistra. Corre come se avesse tre polmoni, ma deve ancora abituarsi al 3-4-2-1.
POLITANO 6.5: Uno dei più pericolosi in attacco, sfiora il gol in un paio di occasioni. In stato di grazia.
RASPADORI 5.5: Unica insufficienza nel Napoli, più per l’errore ad inizio gara che per altro. Non è a suo agio nello schema di Conte, ma lotta fino allo stremo delle forze.
KVARATSKHELIA 8: Prima l’assist capolavoro per Di Lorenzo, poi il gol con dedica speciale al figlio appena nato. Un fenomeno assoluto, di cui dobbiamo goderci ogni istante in maglia azzurra.
SPINAZZOLA 6: Entra bene, pur non giocando sulla sua fascia di competenza. Dedizione e sacrificio.
SIMEONE 7: Il vero Giovanni Simeone, quello che entra a partita in corso e segna, indipendentemente dal risultato.
DAVID NERES 6.5: Primi sprazzi di joga bonito, con tanto di assist per il 3-0. Ha le qualità per fare grandi cose.
CONTE 7: Avrebbe potuto gestire diversamente i cambi, ma finalmente mostra la sua vera natura: un leader che urla ai suoi uomini li sprona e gioisce con loro. Cazzimma allo stato puro.
Dopo la schiacciante vittoria per 6-1 del Napoli sul Sassuolo, i calciatori hanno espresso la loro gioia e il loro orgoglio attraverso i social media. Amir Rrahmani, il difensore kosovaro che ha segnato il gol del pareggio innescando la rimonta, ha condiviso la sua felicità su Instagram con un post entusiasta: "Questi siamo noi!". Anche Kvaratskhelia ha partecipato all'esultanza collettiva, lodando l'impressionante performance di squadra con un incoraggiante "Che performance di squadra oggi, andiamo!".
Marek Hamsik, figura emblematica sia per la città che per il club di Napoli, dimostra nuovamente il suo legame con l'ambiente. Oggi, l'ex capitano del Napoli ha partecipato al pranzo Uefa organizzato in occasione dell'incontro Napoli-Barcellona.
Nonostante le speranze di Calzona di includerlo nello staff tecnico, lo slovacco ha preferito non accettare. Tuttavia, Hamsik sarà presente allo stadio Maradona per assistere all'andata degli ottavi di finale della Champions League. "Un pranzo Uefa incantevole a Palazzo Petrucci, con ospiti affascinati dalla vista di Napoli! Forza Napoli Sempre!!" ha condiviso su X (Twitter) Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, postando una foto con il presidente del Barcellona Laporta e Marek Hamsik.
Termina sul risultato di 1-2 la partita tra Israele e Italia, match valido per la seconda giornata del Gruppo A2 di Nations League.
Parte forte Israele, che si rende subito pericoloso in un paio di occasioni. Poi, emerge l’Italia, che ci prova con le discese sulla fascia destra di Bellanova, una spina nel fianco della difesa avversaria che più volte, per fermarlo, è costretta a fare fallo. Proprio sul destro dell’esterno di proprietà dell’Atalanta capita la prima vera occasione dell’Italia, che porta però ad un nulla di fatto. Al 30’, il numero 10 israeliano Solomon si rende nuovamente pericoloso con un tiro a giro che fortunatamente finisce distante dalla porta difesa da Donnarumma. Al 38’, al termine di un’azione ben orchestrata che porta al cross in area di rigore di Di Marco, segna il solito Davide Frattesi. L’Italia può tornare negli spogliatoi con la serenità del vantaggio acquisito.
Ad inizio ripresa, la nazionale israeliana prova a rendersi subito pericolosa col suo capitano Dor Peretz, che ci prova con un tiro da fuori molto velenoso messo in angolo da Donnarumma. Al 62’, sul tiro ribattuto di Raspadori, arriva il tap-in vincente di Moise Kean, di nuovo in rete in maglia azzurra tre anni dopo l’ultima volta. Nell’ultimo terzo di gara, forte del doppio vantaggio, l’Italia si chiude in difesa e riparte quando può, fiaccando le energie e lo spirito di Israele, che al 90’ però accorcia le distanze con Abu Fani, che riaccende le speranze dei suoi. Nei minuti finali, l’Italia gestisce bene il pallone e si porta a casa una vittoria di importanza capitale.
Sono ufficiali le scelte degli allenatori per la gara di Nations League tra Israele e Italia.
ISRAELE (3-4-2-1): Gerafi; Nachmias, Shlomo, Revivo; Jehezkel, Lavi, Kanichowsky, Abada; Solomon, Peretz; Khlaili. Commissario tecnico: Ran Ben Shimon
ITALIA (3-5-1-1): Donnarumma; Gatti, Buongiorno, Bastoni; Bellanova, Frattesi, Ricci, Tonali, Dimarco; Raspadori; Kean. Commissario tecnico: Luciano Spalletti
Termina sul risultato di 1-3 la partita tra Francia e Italia, primo match del Gruppo A2 di Nations League.
Inizio tragico per gli azzurri, che dopo soli 14 secondi si fanno segnare da Barcola, lesto nell’approfittare della disattenzione di Di Lorenzo e segnare l’1-0 dei francesi. Al 6’, l’Italia sfiora il pareggio immediato con Frattesi, che colpisce la traversa da ottima posizione, al termine di una manovra ben costruita. Trascorrono minuti di sostanziale equilibrio, durante i quali la Francia impensierisce gli azzurri con i suoi velocisti, mentre l’Italia ci prova con il palleggio e i cambi di gioco, che al 30’ danno i loro frutti con il golazo di Di Marco sull’assist volante di Tonali. Al 39’, è ancora Barcola a rendersi pericoloso per i francesi, andando molto vicino alla doppietta personale. Le due squadre rientrano negli spogliatoi sul risultato di 1-1.
Ad inizio ripresa, appena entrato in campo, Raspadori si rende subito pericoloso per gli azzurri, senza però incidere sul risultato. Al 51’, ci pensa Frattesi a portare in vantaggio i suoi, al termine di una azione che trasuda calcio da ogni poro. Al 59’, l’Italia sfiora il 3-1 nuovamente con Frattesi, al cui colpo di testa si oppone un super Maignan. Ancora da un eccezionale cambio gioco di Cambiaso, nasce il terzo gol dell’Italia firmato Jack Raspadori, che spegne definitivamente le speranze dei francesi. Nonostante alcuni pericoli finali, la partita si conclude sul risultato di 3-1 per la nazionale guidata da Luciano Spalletti.
Sono ufficiali le formazioni di Francia-Italia, prima gara del Gruppo A2 di Nations League. Tra i titolari scelti dal ct Luciano Spalletti, c'è un solo giocatore del Napoli, Giovanni Di Lorenzo, preferito all'altro azzurro Buongiorno, per affiancare Bastoni e Calafiori nella difesa a tre.
FRANCIA (4-2-3-1): Maignan; Clauss, Konatè, Saliba, Theo Hernandez; Kantè, Y.Fofana; Griezmann, Olise, Barcola; Mbappè. All. Dechamps
ITALIA (3-5-1-1): Donnarumma; Di Lorenzo, Bastoni, Calafiori; Cambiaso, Frattesi, Ricci, Tonali, Dimarco; Pellegrini, Retegui. All. Spalletti
La S.S. Napoli Basket comunica di aver sottoscritto un accordo annuale con l’atleta bosniaco, con cittadinanza croata, Dario Drežnjak. L'ala grande di 204 cm, è nata a Mostar nel 1998.
Dario inizia la sua carriera con l'H.K.K. Siroki nel campionato bosniaco, giocando per cinque stagioni dal 2016 al 2021 e conquistando due campionati nel 2018-19 e nel 2020-21. In seguito, si trasferisce al K.K. Zadar in Croazia, dove vince due campionati nel 2022-23 e nel 2023-24 ed una Coppa di Croazia nel 2023-24. Dal 2022 Drežnjak fa parte della Nazionale Croata.
Drežnjak ha realizzato 14,1 punti, 4,5 rimbalzi di media in Lega ABA, e 12,7 punti, 3,7 rimbalzi in Premijer Liga nella stagione 2023-2024. Nel 2022-2023, l’atleta della nazionale croata ha viaggiato su medie di 14,6 punti in Lega ABA e 13,2 punti in Premijer Liga, con 4,7 rimbalzi a partita in entrambe le competizioni.
Foto profilo ig Napoli Basket
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Intervenuto ai microfoni di DAZN, il capitano Giovanni Di Lorenzo ha dichiarato:
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