Corsa scudetto, pregi e difetti delle pretendenti

Chi guarda oggi, dopo 10 giornate, il campionato di serie A già può dare qualche giudizio più attinente alla realtà rispetto a qualche settimana fa. Non c'è dubbio che Roma e Napoli come organico e qualità abbiano qualcosa in più delle altre. La prima si può dire che come avversario abbia solo sè stessa. Garcia ha un potenziale tra le mani che nella capitale sperano solo decolli, più facile a dirsi che a farsi. In primis perchè i tifosi giallorossi dopo il tracollo dello scorso anno non vedono più di buon occhio il tecnico francese. E questo potrebbe influire negativamente in un periodo di crisi della squadra. In secundis perchè dalle parti di Trigoria ancora non hanno capito come far funziona Dzeko in quella squadra. Se i giallorossi pensano di poter andare avanti con i gol di Pjanic e le reti da centrocampo di Florenzi, lo scudetto l'hanno già perso in partenza. Vincere una partita senza Dzeko è un pregio. Vincerne tante è un problema. Il bosniaco non riesce ad entrare nei meccanismi di Garcia e alla lunga questo peserà. Specialmente se dall'altra parte c'è uno con la maglia numero 9 che fa 8 gol in 10 partite. Ma oltrepassiamo i confini campani e soffermiamoci sulle altre. Statisticamente nessuna squadra dal dopoguerra ad oggi ha vinto lo scudetto perdendo quattro partite nelle prime dieci giornate. Stiamo parlando della Juve. I bianconeri sono al 30% di vittorie in rapporto alle partite giocate. Facendo due conti, la proiezione a fine campionato, con questo andamento, è appena sopra la zona retrocessione. L'Inter invece vince, 1-0, ma vince. E' l'essenza dell'efficienza calcistica. Dimostra compattezza e tenacia difensiva. Però, certo che c'è un però. Se quello mostrato dalla squadra di Mancini si definisce gioco io mi dissocio. Anche qui, come la Roma, bisogna fare un ragionamento più a lungo termine. Il problema è sopperire a una mancanza di estro di cui i tre del centrocampo sono assolutamente privi. E' una formazione che sfrutta al meglio gli errori della retroguardia avversaria (Bologna ne è ultimo esempio). Ma quando gli avversari un po' più forti non sbagliano? Mi vengono in mente due gare: Juventus, 0-0 e Fiorentina 1-4. In una situazione di tale incertezza a noi amanti del calcio non resta altro che stare comodi sul divano o sul sediolino dello stadio e goderci fino alla 38° giornata il più bel campionato degli ultimi anni. 

L.V.

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