Tripudio al San Paolo, Insigne e Higuain stendono la Juve

E’ Napoli-Juve, la classica. E’ la partita che nel partenopeo si aspetta per un anno intero. Orsato fischia l’inizio e il Napoli è quadrato, messo bene in campo. La Juve subisce il grande agonismo degli azzurri, Insigne crea più di un problema sulla fascia di Padoin. La differenza però si sente soprattutto a centrocampo. Jorginho e Allan sono diga e orchestra della squadra facendo un grande lavoro in entrambe le fasi. Nei primi minuti è proprio Insigne a cercare il vantaggio con un tiro da fuori a giro che però non prende lo specchio della porta. E’ solo questione di tempo però, perché al 26’ è lo stesso scugnizzo a dialogare con Higuain che gli serve un cioccolatino al limite dell’aria: rasoterra sul primo palo, Buffon preso in contro tempo e l’urlo del San Paolo arriva in ogni quartiere della città. La Juve prova subito a rimetterla in piedi, ma i suoi elementi migliori non sembrano in giornata. Davanti Dybala si vede poco e Pogba è sempre molto impreciso. Qualche apprensione la dà Zaza con dei tagli sul filo del fuorigioco ma la difesa sarriana è attenta a salire con i tempi giusti e a disinnescare i pericoli. Gli azzurri la gestiscono, ma non è mai un possesso palla sterile. Appena si entra nella trequarti juventina si ha la sensazione che possa succedere qualcosa. Al 38’ però si ferma Insigne, per un problema al ginocchio operato la scorsa stagione. E’ costretto ad uscire, al suo posto Mertens. Il finale di primo tempo è un uragano di emozioni. Su un disimpegno a 4’ dalla fine Koulibaly, protagonista di una grande gara fino a qui, sonnecchia e regala una palla gol a Zaza, ma Reina ci mette una pezza. Pochi secondi al duplice fischio e il Napoli ha ancora un’opportunità per il raddoppio con una galoppata di Ghoulam che serve Higuain solo in area; Buffon respinge il cross e Callejon non trova il tap-in vincente da buona posizione. Squadre negli spogliatoi sul risultato di 1-0.

Al rientro in campo il copione è sempre lo stesso, il Napoli macina un gran gioco e la Juve non riesce a prendere l’iniziativa. Al 10’ su un’ingenuità difensiva Pogba guadagna un buon calcio di punizione dai 20 metri. La palla calciata da Dybala però s’infrange sulla barriera del Napoli. Altra ingenuità, stavolta nella Juve; Higuain recupera palla al 17’ della ripresa sulla trequarti, punta la porta difesa da Buffon e buca il numero uno bianconero, è 2-0 Napoli. Il raddoppio azzurro ha vita breve però, un minuto più tardi infatti su un cross di Dybala la difesa napoletana si fa trovare impreparata e Lemina accorcia le distanze per i suoi. Sarri fa cenno di mantenere la calma. L’obiettivo è quello di rallentare i ritmi. La Juve a poco a poco prende campo e fiducia; al 27’ il subentrato Morata cerca subito di incidere nel match con un destro da fuori che sfiora il palo alla sinistra di Reina. Cambi da una parte e dall’altra, Allegri prova a riaddrizarla con moduli diversi ma gioco e compattezza degli azzurri fanno svanire ogni speranza di pareggio bianconero. Il tempo scorre e il San Paolo è una bolgia. Terminano anche i tre minuti di recupero, Orsato dice che può bastare così, Napoli batte Juventus 2-1. Gli azzurri rialzano la testa, per la Juve è crisi profonda.

L.V.

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