Napoli-Sporting Lisbona, le pagelle: Højlund e De Bruyne da urlo, Scott dove sei finito?

MILINKOVIC-SAVIC 6.5: Tra una frazione e l’altra, ha il tempo di farsi un solitario, ma quell’unica volta che viene chiamato in causa risponde presente. Solidità.

 

SPINAZZOLA 7: Tutti i palloni che transitano dalle parti di Leo finiscono sua preda. Onnipresente ed onnisciente. Dono dell’ubiquità.

 

BEUKEMA 6.5: Un po’ ingenuo in alcune circostanze, incredibilmente efficace in altre, come accaduto un paio di volte nel primo tempo.

 

JUAN JESUS 7: Fonti attendibili riportano che Ioannidis abbia preso a guardarsi spasmodicamente dietro le spalle, per paura di trovarci JJ. Francobollo.

 

GUTIERREZ 7: Prestazione gigantesca dello spagnolo, soprattutto se si pensa che è appena tornato dall’infortunio. Qualità da vendere. (OLIVERA S.V.)

 

LOBOTKA 7: Con Hjulmand è un bel duello tra registi ma, in quanto a posizionamento e letture difensive, il danese ne ha da imparare dallo slovacco. Maestro.

 

POLITANO 6: Un ottimo tiro a giro nel primo tempo con cui sfiora il raddoppio. Ingenuo in occasione del fallo da rigore. Accusa un po’ di stanchezza. (DAVID NERES 6: Quasi fa a botte con il simpaticissimo Araùjo e offre diversi spunti interessanti. Dev’essere più letale.)

 

DE BRUYNE 7.5: Che bello avere in squadra un problema di nome Kevin De Bruyne. Due assist da visionario e zittiti tutti i giornalisti da bar. (GILMOUR S.V.)

 

ANGUISSA 7: Una di quelle serate da stato di grazia. Corre per due e non cede mai un centimetro ai suoi avversari. Da aggiustare la mira.

 

MCTOMINAY 5: L’unica nota dolente di una serata da incorniciare. Dove sei finito Scott? Che ne è dell’MVP della passata stagione? (LANG 6: Prevedibile in diverse giocate ma preziosissimo in fase difensiva. Può migliorare.)

 

HØJLUND 8: Al di là della doppietta da attaccante vero, mette in cassaforte una quantità incalcolabile di palloni, con cui permette alla sua squadra di salire. A Manchester si staranno mangiando le mani. Di nuovo. (LUCCA S.V.)

 

CONTE 7: Ancora una volta, il mister resta fedele alla sua idea di gioco e il risultato finale gli dà ragione. Sicuramente, non possono giocare sempre gli stessi e, a breve, sarà tempo di turnover. È suo il compito di ritrovare lo scozzese, perché sempre sua è la colpa di averlo perduto.

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