Napoli, ci hai tradito: con il Milan prestazione indegna

Ora veramente ”non ci resta che piangere” e lo possiamo dire tutti noi tifosi che abbiamo aderito al mini abbonamento messo in vendita dalla società sino a fine campionato per stare, come sempre, vicino agli azzurri. Prestazione, a San Siro contro il Milan nei quarti di Coppa Italia degli azzurri “Indegna” perché giocata senza intensità, determinazione,  gioia di giocare, fantasia, con un gioco monotono di passaggi all’indietro e laterali da noia profonda per cui in svantaggio abbiamo consentito al Milan di farci guardare per la nostra incapacità sotto rete di tirare in porta e vantandoci di aver avuto il 65% del possesso di palla. Questa volta metto sul banco degli imputati anche mister Ancelotti che tutti stimiamo per non aver scosso la squadra a reagire e nell’aver messo in campo un giocatore psicologicamente ferito come Allan visibile ad occhio nudo che non c’era con la testa in campo. Oggi la Napoli calcistica che ama gli azzurri è stata ferita a morte non dalla sconfitta ma dall’ammaina bandiera, fatto senza giocare e senza combattere veementemente, in segno di resa. Nel campionato siamo secondi ovvero i primi degli ultimi, in Coppa Italia siamo usciti a testa bassa e con tanta vergogna, ora dovremmo credere che esploderemo in Europa League.... ma sono certo che Dumbo non vola e che “Mission Impossible” la fa solo 007 e non questo Napoli dove anche mister Ancelotti, che ripeto tutti stimiamo, rischia di divenire da mister europeo ed illuminato ad una anziana e simpatica badante....!!! A voi l’ardua sentenza che oggi ci condanna agli occhi di tutta l’Italia calcistica. Unanime è stata la delusione e l’offesa stasera subita in una partita che se giocata con un risultato diverso avrebbe potuto riaccendere un pò di entusiasmo e mettere un pò di sale ad una stagione che sembra già terminata a metà del cammin di nostra vita .... calcistica azzurra s’intende. Con l’amaro in bocca e con il sangue che bolle nelle vene della dignità dico ancora una volta Forza Napoli perché il cuore me lo comanda, ma è molto duro dire questo incitamento ad una squadra che ha tradito l’anima e la passione di una intera città.

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