La prima intervista di Sarri è a pagamento: un euro e cinquanta

Domandare é lecito, rispondere é cortesia, spiega un vecchio saggio dell'informazione. Ebbene, noi avremmo voluto chiedere tante cose al Napoli e a Sarri, perché questo é il nostro mestiere è così ce lo hanno insegnato a fare. Purtroppo il Napoli ha negato questo diritto ai nostri e tanti altri lettori. Sarri parlerà solo con alcuni giornali. I giornali, come si sa, hanno un valore e anche un prezzo in edicola, il Napoli, nella sua sconfinata ineleganza, ha inaugurato una nuova serie; cari tifosi volete sapere cosa dice Sarri, pagate. Un euro e cinquanta ma pagate. Insomma, Pantalone é sempre da una parte.

P.s. I siti che trattano del Napoli hanno deciso di non pubblicare parola di Sarri, Noi,invece, crediamo tantissimo in quel versetto del vecchio saggio: domandare è lecito rispondere è cortesia. Ecco perché daremo spazio alle risposte di Sarri. Perché i lettori hanno diritto di essere informati, dovunque e comunque.

Riportiamo di seguito i comunicati diramati dall'Ordine dei giornalisti Campania, dall'Ussi Campania e dai vari siti sportivi napoletani

OdgL'Ordine dei giornalisti della Campania stigmatizza con forza la decisione inopportuna del Calcio Napoli di discriminare in modo selvaggio il mondo dell'informazione regionale e nazionale sopprimendo la tradizionale conferenza di presentazione del nuovo allenatore per privilegiare alcune testate della carta stampa e dell'emittenza radiofonica e televisiva ai danni di gran parte dell'informazione ignorando totalmente il web. In questo modo sono stati calpestati i più elementari principi della libertà di stampa. Purtroppo non è la prima volta che il Calcio Napoli segue questa linea inaccettabile. Come Ordine dei giornalisti della Campania siamo al fianco dei colleghi discriminati e continueremo la nostra incalzante azione di denuncia a loro tutela.

Ussi: L'Ussi della Campania - Gruppo 'Felice Scandone', comunica: Il Calcio Napoli ha deciso di non organizzare la tradizionale ed attesa conferenza stampa per la presentazione del nuovo allenatore, Maurizio Sarri. Lo si è appreso per via indiretta, quando si è venuti a sapere che il tecnico, su disposizione della società, si limiterà a parlare oggi con i rappresentanti di alcune testate di carta stampata, scelte con un criterio non precisato, e che domani completerà l'opera offrendosi ai microfoni di alcune tv nazionali e della emittente radiofonica che ha acquistato i diritti di esclusiva. Vengono pertanto tagliati fuori da questo importante evento sia i giornali ritenuti dalla società inidonei, sia le emittenti televisive e radiofoniche locali, sia i siti ed i portali di informazione online. E' senz'altro un modo originale di cominciare la stagione, che desta, oltre che preoccupazione, anche sorpresa perché in occasione dell'ultima conferenza stampa dell'annata che si è da poco conclusa, quella organizzata per il commiato dell' allenatore in uscita, il presidente De Laurentiis aveva pubblicamente comunicato che, nel volgere di una settimana, avrebbe modificato i suoi rapporti con i giornalisti, con i quali si sarebbe periodicamente incontrato a pranzo per instaurare un clima nuovo e, presumibilmente, più fattivo e reciprocamente collaborativo. Quello che sta accadendo in queste ore smentisce clamorosamente tale annuncio e contribuisce a complicare ancor di più i già tradizionalmente non facili rapporti tra la stampa ed il Calcio Napoli. Ancor più inquietante è il fatto che alla richiesta di chiarire la ratio di questa decisione, che penalizza gravemente una gran parte dei giornalisti che seguono con scrupolosità e correttezza le vicende della squadra e le loro testate, l'ufficio stampa non abbia fornito alcuna spiegazione, limitandosi pilatescamente ad osservare che si tratta di una prassi comune a molte altre società e che, dunque, ciò che sta accadendo non dovrebbe ingenerare meraviglia alcuna, anche perché il Napoli è libero di regolarsi come crede più opportuno. Evidentemente al Calcio Napoli - e sorprendentemente anche ai giornalisti addetti alla comunicazione - sfugge che la libertà di stampa nel nostro Paese è ancora un caposaldo di democrazia e di civiltà e non ci risulta che tale fondamentale principio di sia stato abrogato, né di fatto né, tantomeno, di diritto. L'Ussi della Campania rileva con scoramento che la stagione 2015-2016 comincia nel modo peggiore e fa ancora una volta appello al presidente De Laurentiis affinché modifichi realmente, e non soltanto a parole, i suoi rapporti con la stampa. I giornalisti sportivi non chiedono molto: soltanto di venire trattati tutti con lo stesso rispetto che essi riservano al Calcio Napoli ed agli uomini che rappresentano la società, dal presidente fino all'ultimo dei collaboratori

Siti: Il Napoli ha iniziato un nuovo corso, i tifosi aspettano con ansia di conoscere attraverso le loro parole soprattutto il nuovo allenatore per tuffarsi nella prossima stagione. Con loro anche i giornalisti, animati dalla volontà di scoprire a suon di domande Maurizio Sarri e la sua storia. Il Napoli, però, ha deciso di fare una presentazione "a puntate" come se fosse una serie televisiva. Non ci sarà la conferenza stampa per tutti ma un meccanismo particolare diviso in tre appuntamenti. Il privilegio del primo incontro toccherà ad alcuni giornali scelti in maniera arbitraria dalla società, poi toccherà a qualche televisione nazionale mentre per tutti gli altri "comuni mortali" se ne parla a Dimaro. Il cuore dell'informazione, i giornali on-line, le TV  e radio locali, che rappresentano gli strumenti più seguiti dai sostenitori del Napoli, viene privato della possibilità di raccogliere le prime dichiarazioni di Maurizio Sarri e magari d'interagire con lo stesso. Una scelta che presuppone un'idea medievale della comunicazione e un metodo antidemocratico. Il Napoli è un'azienda e sceglie nella propria autonomia come impostare la comunicazione delle sue attività ma la libertà d'informazione è stabilita dalla Costituzione della Repubblica Italiana, dall'articolo 21. Tale scelta rappresenta un attacco intollerabile ai nostri diritti e, dopo tante altre scelte inaccettabili, siamo costretti a farci sentire. Non riporteremo una parola delle interviste di Maurizio Sarri a giornali e TV, stavolta non faremo da cassa di risonanza alle interviste esclusive concesse dal Napoli prima della presentazione ufficiale. Ci dispiace per i nostri lettori ma siamo sicuri che capiranno il valore della nostra posizione. Non possiamo accettare che le nostre testate che vanno avanti senza i finanziamenti statali ma solo con la forza, l'intraprendenza e la passione di seri professionisti possano essere trattate come realtà di serie B. "Vengono prima gli invitati del presidente De Laurentiis", è il messaggio inviato a tutti noi "comuni mortali" ma stavolta non ci siamo, nei nostri portali non trovate spazio.

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