Riprendiamo il dialogo interrotto dopo l'annata non felice del Napoli di Benitez. Ci siamo ritrovati tutti a Dimaro, con Sarri uscito dal cappello magico di Aurelio De Laurentiis per voltare pagina e riproporre un Napoli combattivo. Più forte in difesa e a centrocampo. Il ritiro di Dimaro ci ha fatto capire che il romitaggio estivo è solo un business e basta: per le migliaia di persone appassionate che si spostano in questo ridente paesino, sconosciuto ai più, che in questi ultimi anni grazie al Napoli è divenuto una meta turistica di rilevanza "calcistica", se cosi impropriamente possiamo dire. Ma del ritiro tradizionale ha solo il 50 per cento: in quanto i giocatori che si sono allenati, solo in parte faranno parte della rosa definitiva, in parte andranno altrove. A fronte di questa situazione su descritta largo alle tante chiacchiere di come sarà il Napoli futuro, con quale modulo potrà giocare, quali giocatori potranno ancora arrivare e partire. Ciò a un mese dalla chiusura del mercato ed a ventitré giorni dall'inizio del campionato. Alla fine, come sempre, sarà il campo e solo il campo a dirci la verità sulle reali potenzialità della nostra amata squadra. Una cosa è certa: con Sarri è tornato l'entusiasmo e, per di più c’è la curiosità di vedere all’opera una squadra combattiva. Entrambi fattori strategici per iniziare con il piede giusto questa stagione, noi ci speriamo, con la solita passione e con il nostro sconfinato cuore azzurro.
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