Paragoni InFedeli. Ancelotti? Un pallido Allegri

Non è una bestemmia, ma una valutazione. Siamo passati dal “Sarrismo” a una sorta di pallido “Allegrismo”.  Con il burbero Maurizio, infatti, abbiamo assistito a veri e propri concerti, grazie a una squadra-orchestra che sapeva suonare a menadito sinfonie e melodie. A volte, però, diventavano note stancanti e ripetitive. Allegri, invece, con la sua Juve ha sempre esibito difensivismo, tipico della scuola italiana, e colpi di genio di giocatori di gran classe. Cosi
ha risolto le partite. Già, ma il Napoli di Ancelotti che c’azzecca, si chiederebbe quel tale? Oggi è purtroppo una squadra di solisti e basta, che va ancora alla ricerca di rifinitori e non del giocatore che sa trasformare in gol il lavoro eseguito. Su questo pesa anche il passivo dei gol subiti tra precampionato e Fiorentina: troppi. Qualcosa non quadra nella fase difensiva. Ancelotti che continua a predicare lo scudetto, sta ripetendo gli errori dell’anno scorso. Dovesse finire così, con gli stessi sbagli, non dovremmo aggrappiamoci ai fatturati più alti e/o agli errori arbitrali. E poi, proprio adesso, il Napoli sta diventando come la Juve almeno sui rigori. Scherzi a parte, il sistema difesa del Napoli deve migliorare, altrimenti si rischierà troppo negli scontri diretti, cominciando proprio dall’imminente match con la Juve. E qui lancio un’idea: a Torino difesa a tre con Maksimovic, come già avvenuto contro il Liverpool e, soprattutto, per irrobustire la nostra flebile retroguardia.

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