Mathias Olivera ha rilasciato la sua prima intervista in maglia azzurra ai canali ufficiali della società.
Di seguito le parole dell’uruguaiano e le tematiche trattate.
Da dove è incominciato il suo percorso calcistico
“Ho iniziato a giocare a calcio a tre anni, per il Caravelas. Poi intorno ai 12-13 anni sono passato al Nacional, salendo pian piano di categoria, fino all'esordio che è stato il coronamento di un sogno. Poi sono passato al Getafe, successivamente all'Albacete. Poi sono tornato al Getafe e adesso sto vivendo questa nuova esperienza al Napoli".
Un modello da emulare
“Un giocatore che mi è sempre piaciuto nel mio ruolo è Martin Caceres, con cui poi ho condiviso lo spogliatoio della nazionale. Da bambino mi piaceva molto, era un riferimento nella mia posizione".
Un parere sulla città
“Ho visto molto poco di Napoli, ma dal poco che ho visto mi sembra una città molto bella. La gente è ovunque pronta a supportarti e questa è una cosa importante per un calciatore, una cosa che sente. Senti davvero la presenza dei tifosi quando sei in campo".
Riguardo la storia del Napoli
“Mi hanno raccontato molto, soprattutto su Maradona. Ha avuto una storia meravigliosa a Napoli e dobbiamo proseguire sulla stessa strada".
Le preferenze musicali
“Mi piace Plena, la musica uruguaiana, o il reggaeton. Mi piace molto Leo Matioli, un cantante argentino, il mio preferito. Mi piacciono molto le sue canzoni".
Le tipologie di tatuaggi
“Ho un po' tutto, tanti animali. Credo molto in Dio, per questo ne ho alcuni della Vergine Maria. Ho anche i nomi della mia famiglia, dei miei nonni, di mia madre, di mio padre, di mia sorella. Li porto sempre con me e questo mi dà forza".
Un messaggio per i tifosi
“Anzitutto grazie a tutti per l'accoglienza calorosa. Spero di dare tutto sul campo per raggiungere i nostri obiettivi. Forza Napoli Sempre!".
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