Seguire passo dopo passo la mutazione del calcio italiano, assistere alla sua trasformazione (da sport puro e semplice a settore economico); e poi verificare l’effetto e le conseguenze del danaro, e quindi del potere, all’interno nel microcosmo pallone. Il libro di Nicola De Ianni, docente di storia economica alla Federico II, diventa il testo scientifico – unico nel suo genere – attraverso il quale osservare, sperimentare e capire cosa è stato e cosa è il calcio moderno. Attraverso un arco di tempo che va dagli albori del 1898 sino al 1981, quando la disciplina più amata dagli italiani diventa un’industria che produce spettacolo sportivo. Con lo spirito del ricercatore attento e dell’appassionato di calcio – e questo è il più grande stratagemma per penetrare a fondo le cose - De Ioanni attraversa il “quasi secolo” del mondo del pallone entrando nei meandri delle leadership che lo governano e analizzando quali sono le peculiarità economiche.
Di questo e della storia contemporanea di questo sport si parlerà domani, 15 ottobre, in occasione della presentazione del libro di De Ianni “Il calcio italiano 1898-1981, economia e potere” (Rubettino editore). Interventi, dibattito e tavola rotonda sono in programma nel complesso universitario di Monte Sant’Angelo a Napoli. Ci sarà anche l’occasione per un incontro storico tra i due presidenti del Napoli, quello degli scudetti e di Maradona, Corrado Ferlaino, e l’artefice della rapida risalita del club azzurro ai vertici del calcio italiano ed europeo: Aurelio De Laurentiis. I due presidenti interverranno assieme a Maurizio De Giovanni, Antonio Juliano, Enrico Fedele e Ilaria Puglia. Con loro parteciperanno poi a una tavola rotonda Mimmo Carratelli, Toni Iavarone, Gianfranco Coppola, Monica Scozzafava, Francesco De Luca, Antonio Corbo e Max Gallo. Presiederà Guido Trombetti. L’introduzione è affidata a Tullio Jappelli.
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