Mazzarri: "Lotteremo fino alla fine per la Champions! Gara difficile, a Milano buona gara, su Traorè e Lindstrom..."

Walter Mazzarri, allenatore del Napoli, è tornato a parlare in conferenza stampa alla vigilia della gara tra Napoli e Genoa di domani alle 15.00. La conferenza inizia con una premessa di Lombardo riguardante il fatto che le conferenze stampa non si terranno necessariamente prima di ogni partita, annunciando che non ci sarà la conferenza prima del match contro il Cagliari.

Prima domanda sul ritorno di Osimhen e sulla possibilità che giochi domani, nonché sui traguardi relativi alla Champions League.

"No, dobbiamo solo pensare a vincere il maggior numero di partite possibile. È ovvio che, con 17 partite da giocare e avendo tutta la rosa a disposizione, siamo più fiduciosi di poter ottenere delle vittorie che finora ci sono mancate. Quindi, l'obiettivo è cercare di raggiungere la posizione più alta possibile. Siamo fiduciosi perché tutte le squadre che ci precedono devono ancora venire a Napoli e saremo supportati da un grande pubblico, con lo stadio pieno come domani. Osimhen è disponibile; ho avuto contatti con lui anche durante la Coppa d'Africa. Ora, quando arriverà per l'allenamento pomeridiano, capirò come sta e valuterò se sarà possibile convocarlo."

Sul modulo che potrebbe essere adottato.

"Gli ultimi insegnamenti di Coverciano per gli allenatori indicano che molti di loro riescono a cambiare modulo da settimana a settimana. Se ricordate, ho detto che sono riuscito a far assimilare alla squadra più moduli: 3-4-3, 4-3-3, 3-5-2. Di recente, Kvara aveva più difficoltà a liberarsi dall'avversario, quindi ho cambiato la sua posizione ottenendo ottimi risultati. Quindi, avendo la squadra assimilato tre moduli, è un vantaggio poter cambiare modulo anche durante la partita, se i giocatori riescono a farlo. Riguardo alle ultime prestazioni, credo che contro il Milan abbiamo giocato un'ottima partita; non meritavamo di perdere e abbiamo colpito anche un palo."

Come si recuperano 7 punti?

"Vincendo le partite e sperando che gli avversari non ne vincono quante noi. Per esempio, credo che il Bologna e l'Atalanta debbano ancora venire qui. È possibile vincere contro di loro, con la rosa completa, come fatto all'andata. Se saremo più attenti, possiamo pensare di recuperare 7 punti con 45 punti ancora disponibili. Faremo di tutto per arrivare quarti."

Su Osimhen e sul perché sia in dubbio per la partita di domani, dato che ha giocato fino a qualche giorno fa, e sulle responsabilità della squadra.

"Credo che i giocatori soffrano per non riuscire a ripetere quanto fatto l'anno scorso, ma ora anche loro devono assumersi le responsabilità, visto che da ora in poi saranno tutte finali. Osimhen è in dubbio perché l'ultima volta era molto affaticato; inoltre, il viaggio stanca, ed è un dato di fatto. Come allenatore, devo anche rispettare chi si allena ed è in migliore forma."

Momento decisivo per iniziare la rimonta, alla luce del calendario?

"Il Genoa ha giocatori importanti; in Italia, le partite sono tutte difficili. È una partita delicata; dobbiamo pensare a una partita alla volta. Il mio unico pensiero ora è fare un appello al pubblico, affinché domani ci sostengano per 95 minuti, perché prevedo una partita difficile. È chiaro che, sulla carta, il calendario sembra favorevole, ma non dobbiamo sottovalutare nulla."

Dopo Milano, le critiche sono aumentate e la panchina è sembrata in bilico. Come le vivi?

"Cosa mi può fare dopo 23 anni di carriera? Capisco che ci sono persone frustrate che non riescono a inserirsi nel mondo del calcio e sfogano così. Mentre ci sono critiche che prendo in considerazione, a volte sono spunti per riflettere. Io sono concentrato su come far rendere meglio i calciatori; del resto, non mi interessa."

Su Traorè.

"Traorè ha fatto una mini preparazione; ora sembra essere arrivato a un minutaggio decente. È certamente il momento di provarlo; ora devo solo capire se farlo giocare dall'inizio o durante la partita."

Tanti attaccanti ma pochi gol, perché?

"Questo è vero. Mi piacerebbe rivedere con voi le partite. A Milano, nonostante il forcing finale, abbiamo fatto solo un palo. Tuttavia, c'è stato un processo: quando sono arrivato, la squadra subiva molti gol, quindi la prima cosa che ho cercato di curare è stata la fase difensiva, e ci siamo riusciti. Poi, contro le squadre di media classifica, abbiamo creato anche molte occasioni da gol, come ad esempio con il Monza. Quindi, in alcune partite dobbiamo migliorare, come a Milano, dove non abbiamo tirato in porta, mentre in altre abbiamo creato senza finalizzare. Questo dipende dalla lucidità, che attualmente manca un po'. Spero che domani e nelle prossime partite riusciremo ad essere più cinici."

Sui rientri di Natan e Meret.

"Natan è stato fermo due mesi ma si allena bene ed è pronto a rientrare, mentre per Meret devo parlare con il preparatore dei portieri. Si è allenato regolarmente; dopo la rifinitura, decideremo."

Su Lindstrom.

"Se dovesse giocare lui, chi tolgo? Il suo ruolo, a mio avviso, è quello di Kvaratskhelia, perché è lì che ha giocato meglio. Deve ancora trovare la sua dimensione ideale; per ora, sto cercando di posizionarlo dove può rendere meglio."

Sul bilancio di quanto fatto finora in queste 16 partite da quando allena il Napoli.

"Prima di subire il gol con il Milan, c'era entusiasmo. Abbiamo subito quel gol in modo molto brutto, poi tutti hanno parlato male. A parte a Torino, non ho mai visto la squadra giocare male. Secondo me, siamo stati sfortunati a non ottenere 5-6 punti in più. Riguardo ai principi di gioco, non avevo bisogno di studiare il 4-3-3 l'anno scorso; penso di conoscerli tutti i moduli, e non in modo antiquato. Ho cercato di fare le cose il più vicino possibile a quelle dell'anno scorso, senza 6-7 elementi nella rosa, e questo ha inciso."

Su quanto abbia lavorato sull'aspetto mentale dei calciatori.

"Certo, ora la prima cosa che farò sarà un lavoro mentale, allertandoli su quanto sarà difficile la partita di domani, come tutte, perché siamo i campioni d'Italia e tutti vogliono fare risultato contro di noi. Dobbiamo pensare al Genoa; il Barcellona non esiste. Credo che i calciatori mi seguiranno in questo."

Sulla posizione di Traorè in campo.

"Conosco benissimo Traorè da quando giocava all'Empoli. Per caratteristiche, lui è una mezz'ala sinistra, nello stesso ruolo di Zielinski o Elmas. Non dovrebbe avere problemi, anche se nei meccanismi difensivi è meno adatto di Anguissa e Lobotka."

Sullo stato di Zielinski.

"Lui è sempre lo stesso nello spogliatoio. Sarò io a capire quando sarà mentalmente pronto, considerando che sappiamo tutti che probabilmente l'anno prossimo non sarà più qui. È normale che non possa quindi essere concentrato come lo scorso anno. Saremo noi a valutare se e quando potrà essere utile."

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