ADL: "Sono soddisfatto del lavoro di Benitez, il nuovo allenatore dovrà sposare le mie idee"

A Castelvolturno conferenza stampa congiunta, introduzione di Rafa Benitez:" Come tutti sapete io avevo due anni di contratto e termina questo contratto dopo la partita con la Lazio. Ringrazio il presidente ma il mio ciclo finisce qui. Voglio finire bene con la vittoria di domenica. E' una conferenza stampa d'addio, ma vogliamo farlo al meglio lasciando un bel ricordo con la qualificazione in Champions. E' sempre triste lasciare un posto come Napoli dove ti trattano meravigliosamente bene. Un problema è stato la lontananza dalla mia famiglia. Ho parlato con mia moglie, ho provato a convincerla, ma la famiglia è sempre la cosa più importante. Non era facile accontentare tutti. Io devo fare di tutto per finire al meglio questo ciclo e De Laurentiis ora guarderà avanti. Conosco le regole del Fair Play finanziaro e so che è difficile operare in questo mercato. Siamo cresciuti molto, come rosa, come società. Ma la cosa fondamentale per me è stata la famiglia. Tutti sappiamo quanto sia forte la Juve, ma abbiamo combattuto e vinto anche contro di loro. E' difficile mantenere il ritmo del tuo avversario quando hai un budget inferiore. Anche altri episodi hanno influito negativamente nel corso della stagione, ma considero il lavoro ed il percorso fatto comunque positivo. Abbiamo fatti tanti errori ma siamo nel calcio e le cose si vedono sempre meglio quando si è all'esterno ma è anche più semplice. Abbiamo sbagliato alcune partite che sarebbero dovute andare meglio. La partita che rimpiango di più è quella con Dnipro perchè eravamo ad un passo. Dispiace molto, ringrazio tutti quelli che ci hanno sostenuto ma l'ho detto tante volte bisogna continuare spalla a spalla. Io ho fatto una guerra contro i cori napoletani ma spesso ho pagato per questo. Il calcio italiano è difficile, c'è ostruzionismo e l'ho criticato. Questa è una cosa che deve cambiare in questo campionato."
De Laurentiis chiarisce: "Posso solo ringraziare Rafa per l'idea di internazionalizzazione che ha dato a questo club. E' ovvio che io anche quando stavo con Mazzarri mi muovevo mentre si avvicinava l'addio dell'allenatore, anche oggi è così. Rifondare è un verbo che non trovo adeguato. Vogliamo continuare a seminare cercando quell'internazionalizzazione. Io ho commesso un grave errore dicendo 'vinceremo lo scudetto'. Ho disatteso le promesse fatte dalla società, sto diventando troppo tifoso. Però per il sesto anno consecutivo siamo l'unica squadra italiana sempre in Europa. Ma non possiamo pretendere che fatturando molto meno degli altri club paghiamo 8 mln di ingaggio. Quest'anno la società perderà 20 mln, questo vuol dire che non ci siamo tirati indietro sul mercato. Se decido di investire i miei soldi sullo stadio, e presenterò il 31 maggio agli addetti ai lavori il progetto di fattibilità, vuol dire che questa società sta crescendo. Il fatto che vogliamo creare un settore giovanile all'avanguardia con un centro esclusivamente per i giovani del Napoli vuol dire che questo club aspira a grandi traguardi. Forse se avessi fatto questo percorso in Germania o da qualche altra parte forse avrei vinto una Champions o uno scudetto. Dobbiamo chiarire una cosa. C'è anche una matrice di stampo Juventino nella stampa napoletana che continua a remarci contro. Ma noi abbiamo le spalle larghe. Bigon ha voglia di cambiare aria dopo sei anni, anche lui non è di Napoli e sente nostalgia di casa. Per il prossimo anno voglio un allenatore di prestigio, ma questa è una cosa che ho ce l'hai non ce l'hai. Bisogna essere napoletani dentro, la napoletanità è una condizione dello spirito, abbiamo bisogno di un tecnico napoletano dentro per voglia e tenacia. Il profilo del nuovo allenatore dovrà sposarsi con le mie idee. Non mi sono innamorato di nessuno, questo avviene solo con le donne. Bisogna decidere presto, non so quando di sicuro non lunedì, lasciatemi lavorare. Il toto allenatore è disgustoso. Prometto una cosa, riapro i rapporti con i media e faccio due cene a settimana con i giornalisti parlando di ciò che è giusto e ciò che non lo è. Sarò un libro aperto. Rafa al Real Madrid? Solo una conferma della sua qualità. Abbiamo fatto 59 partite, quanti hanno fatto il nostro stesso numero di partite? Sono molto rammaricato in generale di chi governa questo calcio. Sono tutti personaggi che hanno una cultura del passato piuttosto che del domani. Non vogliono fare gli innovatori, e quindi è chiaro che frenano su delle modifiche. Platini predica bene e razzola male. Io ho avuto forti scontri sia con lui che con i suoi uomini e ne ho parlato anche con il ministro Alfano. Finito un campionato ne vogliamo subito un altro, facciamo un attimo tesoro del passato per costruire un futuro migliore. Dobbiamo essere un faro per le prossime generazioni. Io ho messo dei soldi per la costruzione dello stadio, pero quando si parla di giovani bisogna pensare che allora il discorso del settore giovanile diventa fondamentale. Ecco perchè vorrei un centro esclusivo per i giovani di 20 ettari con sei campi regolamentari. Io sono soddisfatto del lavoro di Rafa al 120% e non gli ho mai recriminato niente"
 

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