Giornata di presentazioni per i nuovi acquisti del Napoli, dopo Simeone, è toccato a Giacomo Raspadori parlare in conferenza stampa:
Sulla volontà di venire a Napoli "Da parte mia c'è stata grande voglia di indossare questa maglia, pensavo fosse il momento giusto per dare seguito alla mia ambizione e alla mia voglia di crescere e migliorare. Napoli era quello che volevo, quello che sentivo dentro di me. Mi hanno voluto tanto e questo mi ha spinto ulteriormente a venire qui".
Sulla posizione in campo "Sicuramente stare nelle zone centrali è dove mi trovo meglio, sono arrivato con tanta voglia di fare e sicuramente ringrazio la società, il mister e l'allenatore per la possibilità. Mi metterò in gioco e mi farò trovare pronto quando ci sarà bisogno. Le scelte spetteranno al mister e si farà ciò che è il meglio per la squadra.
Sul CT Mancini "Per la scelta presa non mi sono confrontato con lui ma nei mesi precedenti qualche consiglio me l'ha dato sul mio percorso e arrivare in una squadra così e giocare partite di livello era l'obiettivo. Per noi giovani e calciatori della Nazionale giocare con i top club come Napoli può darci esperienza anche internazionale".
Sul paragone con Paolo Rossi: "Sono molto giovane e ho tanto lavoro da fare, è esagerato il paragone con Paolo Rossi. Mi trovo a mio agio tra le linee o da prima punta, nelle zone centrali. Sono un giocatore duttile che riesce ad interpretare un po' tutti i ruoli, questo può essere un vantaggio quando giochi a questi livelli così alti. Sono a disposizione e molto felice di essere arrivato qui. Sono pronto a tutto e non vedo l'ora di avere le mie occasioni. Giocare la Champions League è da brividi con il Napoli, penso sia il sogno da bambino di chi come me è molto ambizioso.”
Sul rapporto con i calciatori del Napoli "Sì, mi sono sentito con alcuni giocatori della Nazionale che sono qui a Napoli, mi hanno subito dimostrato grande affetto e tanta voglia di avermi con loro. Questo è stato un motivo in più per venire qui, sono bravissime persone prima ancora di essere grandi giocatori".
Sullo Scudetto: "Bisogna concentrarsi partita dopo partita, allenamento dopo allenamento, poi si vedrà"
Perchè hai scelto di restare in Serie A e venire a Napoli? "Volevo venire qui, la società mi ha mostrato il progetto ed è ciò che mi ha spinto di più, costruiremo sicuramente qualcosa di bello. Fare un'esperienza di questo livello è un'opportunità soprattutto per un ragazzo giovane, portare una maglia così pesante ti porta delle responsabilità ma è quello che vogliamo".
Sulla trattativa con il Sassuolo "Innanzitutto ringrazio il Sassuolo anche perché devo tanto a loro. Non è stato un periodo semplice, loro mi hanno dato la possibilità che il mio sogno e la mia ambizione potessero divenire realtà. Affrontare le cose con equilibrio hanno portato all'esaudire dei desideri".
Gol e assist? "Per un giocatore offensivo sono importanti entrambe le cose, bisogna portare più palle possibili nell'area avversaria. L'importante è il risultato di squadra".
Su Mertens "Sicuramente è stato il giocatore che mi ha più colpito nel modo di stare in campo negli ultimi anni, sono orgoglioso dell'accostamento, per me è una grossa responsabilità. Ha fatto cose eccezionali ma cercherò di essere a livello e lavorerò per questo"
Com'è giocare al Maradona? "Sicuramente ci sono tante responsabilità e bisogna lavorare quotidianamente dando il 100%, ho sempre pensato che tutto passa peril lavoro giorno dopo giorno, alla lunga raccoglieremo i risultati".
Soprannome "La Foia"?: "Mi piace, lo accetto volentieri (ride, ndr)".
Prime sensazioni e impatto con la città? "Sicuramente sulla città e sul calore dei tifosi c'è poco da dire. Così giovane non avevo ancora vissuto delle situazioni del genere. Anche ieri c'era un clima pazzesco, bisogna ambientarsi e fare le cose con equilibrio. La città è magnifica e sono davvero contento di poterla vivere"
- Accedi o registrati per inserire commenti.