Ma il turnover non cancella la ruggine

Avanti, ma con giudizio, direbbe quel tale. Dove “il giudizio” del Napoli in Coppa Italia, è rappresentato dai rituali cambi che stanno trascinando verso miti obiettivi, la squadra  in questa stagione. Ma é vera gloria? Beh, per certi versi può esserlo: Ancelotti è uno che fa delle sua forza l'equilibrio, il Napoli ha una buona rosa con buoni giocatori. L’allenatore sta facendo ruotare tanti giocatori, ma sembra che questo non dia fastidio a nessuno dei cosiddetti titolarissimi. Quali utilità, quindi, da questa giostra? Almeno un paio: la prima è la consapevolezza che c’è posto per tutti (vedi il bel debutto del diciottenne Gaetano) e quindi un aumento dell’auto coscienza e del livello di concorrenzialità. L’altro vantaggio - oltre alla rivalutazione monetaria della risa - è tenere tutti su standard psicofisici tali da non subire l’infido “virus” dello stress.

Fin qui le rose e i fiori, ma Napoli-Sassuolo (2-0) ha rivelato anche l’altro volto - meno bello - dell’Ancelotti band. La squadra - A o B che sia - non ha ancora smaltito le scorie del poco piacevole calo di fine anno. Molta ruggine è venuta fuori pure dal

match di Coppa Italia contro un Sassuolo di discreti palleggiatori, abbastanza impegnativo; tuttavia un po’ troppo velleitario nelle strategie del suo allenatore.

Dislike non mi piace
0

Calciomercato

Le Opinioni

Serie A

Concept & Web Development
SmartBrand srl
Scroll to Top