Lo strano mondo di Edu Vargas

E' lui o non è lui? Se lo saranno chiesti ancora una volta i tifosi del Napoli di fronte all'ennesima doppietta di un certo Edu Vargas con il Cile. Si, è proprio lui, il cileno, l'oggetto misterioso ( e rimasto tale) acquistato per circa dodici milioni di euro nel gennaio del 2012 dal Napoli. Il suo esordio (bruciante) con la maglia azzurra avvenne in coppa Italia contro il Cesena davanti al pubblico curioso del San Paolo che in quella fredda sera di gennaio aveva occhi soltanto per lui. La sua presenza da titolare venne annunciata dall'allenatore azzurro di allora, Walter Mazzarri, che con quella scelta azzardata catapultò il giovanissimo Vargas in una realtà completamente sconosciuta. Il risultato? Sostituito all'intervallo da Pandev, nei mesi successivi le apparizioni di Vargas divennero sempre più sporadiche tra difetti di comunicazione (o presunti tali) ed un mare di aspettative maturate sul costo del suo ingaggio da parte del presidente De Laurentiis. Nemmeno l'arrivo di un santone della panchina come Rafa Benitez è bastato a riscrivere il finale di una storia di cui tutti avremmo immaginato l'epilogo. Da girovago dell'Europa calcistica (Valencia, QPR ed ora Hoffenhaim) ad eroe in patria oltreoceano con la propria nazionale. Quest'estate, prima che si concretizzasse il suo trasferimento definitivo in Bundesliga, Vargas è stato tra i principali artefici del trionfo della Roja (così è soprannominata la nazionale cilena) in Coppa America. Un successo popolare, ma anche personale grazie ai 4 gol realizzati nel corso del torneo che si sono rivelati più che mai utili al raggiungimento della finale contro l'Argentina, poi battuta ai calci di rigore. L'errore decisivo nella notte di Santiago fu di Gonzalo Higuain, principe dell'attacco azzurro. Come a dire: "Napoli dà e toglie". Questione di prospettive.

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