La valanga azzurra

E poi dicono che le premesse non servono. La partita tra il Napoli e il Liverpool ha, invece, chiarito un paio di punti nodali e le prospettive della Spalletti band. Il primo è che il fattore "I” , cioè l'intensità di gioco , non è la pietra miliare solo della Premier. Perché il Napoli dopo averne dato dimostrazione nei 70’ di Roma contro la Lazio, ha fatto lo stesso con gli 
inglesissimi "Reds". Pressing, velocità e verticalizzazioni hanno trasformato il Napoli nella "valanga Azzurra" di questa primissima di Champions.
Certo, s’è detto che il Liverpool non è stato nella sua piena contezza. Ma tant’è, sono problemi di Klop. Quelli di Spalletti sono solo sorrisi. 
Tuttavia la si può raccontare anche in un altro modo. Il Napoli non ha sbagliato nulla. E proprio in partite come queste che Spalletti traccia la rotta. Già, lui che non ha mai praticato, né sopportato il tatticismo. Il suo è calcio d'attacco e d'avventura come e meglio di quello inglese, perché custodisce dentro di se una dote tutta italiana: l'equilibrio. 
Ma ve lo ricordate il Sarrismo? Quelle note del suo gioco, che muovevano orgoglio, desiderio e rivalsa. Oggi in quello di Spalletti c'è molto di più: dominano fase difensiva, verticalizzazioni mirate e infine la parolina magica che stasera fa essere il suo Napoli uguale e contrario agli inglesi: intensità.

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