Che la trebisonda l'avrebbe potuta perdere il Napoli era un rischio minimo, ma esisteva. In Turchia era annunciata una notte difficile contro un avversario facile, incrocio paradossale che di solito produce non pochi guai per la squadra di Benitez. Paziente, ma anche ruvida la risposta: questi guai il Napoli li ha evitati col mestiere, anche se la sua Europa - persino nell'estrema periferia - come il campionato non è mai stata un morbido tappeto. Di pane duro, però, contro il Trabzonspor non ce ne era. E si è visto, prima una carambola poi un Gabbiadini sempre più nella parte di ispirata seconda punta risolvono la sciarada, come volevano logica e pronostico. Adesso il futuro in Europa League diventa più chiaro, quasi luminoso. Che aggiungere? Un epilogo prezioso per questa partitella del giovedì. Che tuttavia ci insegna una cosa molto importante. Gargano, Gabbiadini, Koulibaly e qualche altro, servono eccome. Sì perrché, la migliore formazione è sempre quella che dettano il campo e le vittorie. Il resto - comprese le astuse tabelle di affaticamento dei calciatori - hanno l'utilità dei fiori di Bach per sconfiggere l'ebola.
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