Il pendolo, la grande novità

Il continuo movimento del Napoli in Europa e in campionato non è solo quello che lo fa accelerare nelle classifiche. È il moto perpetuo di Lobotka e compagni. Una sorta di pendolo tattico che Spalletti ha cucito sulla squadra. Ed ecco che, partita complicata o meno (la Cremonese chiusa a falange), il segreto rivelato, ma inviolato è soprattutto questo. Già, perché pure contro l’Ajax, al di la della fallita scelta olandese  dell’”uno contro”, il Napoli ha saputo essere una squadra mai ferma, che propone e arretra, difende e s’avventura. Non fornisce riferimenti agli avversari, pur se i suoi collegamenti se li tiene ben stretti. Numeri alla mano quel 70% di possesso palla nel primo tempo ne spiega bene la potenza. Spalletti è riuscito a coprire il campo finendo per vincere quasi spontaneamente la partita. A Cremona il piccolo stratagemma è stato l’ingresso di Lozano e Simeone, entrambi hanno spento i fatui e ultimi furori della Cremonese. Un esterno di copertura piena e un attaccante totale come l’argentino. Tutti e due hanno permesso di giocare senza avversario diretto e correre liberi, soprattutto Lozano. A questo va aggiunta la tessitura mentale di un gruppo che Spalletti ha saputo ricucire. L’ultimo segreto del Napoli è proprio questo: ogni ragazzo con quella maglia sa di essere di lotta e d’attesa, tutti titolari, dal primo all’ultimo. Ora non resta che saper resistere a lungo in alta quota. 

 

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