Gattuso: "Mertens è un fenomeno. Rinnovo? Ho detto alla società cosa penso"

Gennaro Gattuso è intervenuto ai microfoni di Sky Sport al termine di Cagliari-Napoli. Ecco le parole del tecnico azzurro:
"Dobbiamo dare continuità, facendo un filotto di vittorie, prima di dire che siamo tornati. Non mi fido, non è per buttare le mani avanti. Non dobbiamo dimenticare ciò che abbiamo combinato. La strada da seguire è questa, con tanto lavoro, la difesa che lavora bene".

Elmas ancora al posto di Insigne. Ha avuto delle risposte interessanti?
"Insigne doveva giocare, ma ha avuto un fastidio al ginocchio. Elmas mi sta dando tanto. Sono diversi. In questo momento sta giocando chi mi sta dando il meglio, chi sta meglio va in campo".

E le risposte stanno arrivando anche dai due calciatori in scadenza, Callejon e Mertens?
"Penso che i giocatori debbano essere professionisti, poi non mi riguarda se rinnovano i contratti. Bisogna allenarsi, rispettare il club. Io non entro nel problema dei contratti. Io rispetto i giocatori, vado a scalare anche le montagne per loro. Ma mi piace che si lavori al massimo, con serietà. Poi se qualcuno mi dice che non sta bene, che non ha la testa giusta, gli do la mano e gli faccio i complimenti. Ma quando si scende in campo si dà il massimo, per rispetto di tutti. Mi porto anche avanti, tanto ora mi chiederete di Allan. Su Allan dico che domani è un altro giorno. Domani non si porta rancore, domani sarò il primo ad incitarlo. Ma bisogna allenarsi in un certo modo. So che Allan ha avuto proposte importanti, ma quelli sono problemi della società. L'importante è che in allenamento io veda senso di responsabilità e professionalità. Da domani grande disponibilità con Allan per riuscire a metterlo nelle condizioni migliori".
Hai parlato molto bene di Mertens nell'ultimo periodo e lui ha fatto gol.
"Al di là del gol, fa diventare tutto semplice quando viene a legare. Su questo è un fenomeno. Le sue qualità tecniche le conoscete tutti. E' furbo, sa come ricevere, come legare. Non sta mai fermo. Ci è mancato tanto perché è un calciatore che abbina furbizia a grande qualità".

Da parte tua c'è un invito a lui per il futuro?
"Dopo l'esperienza che ho passato a Pisa e a Creta ho giurato di non dire nulla a nessuno. Io voglio fare l'allenatore, c'è chi è addetto a parlare di contratti. I soldi non sono miei, sono dipendente di un'azienda e le scelte le deve fare chi comanda e rappresenta l'azienda. Io posso dare pareri se me li chiedono. Ed è certo che me l'hanno chiesto. La dirigenza sa quello che penso. Ma dobbiamo giocare sempre da squadra altrimenti non si va da nessuna parte".

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