Riecco l'EL: Sarri pronto al turnover. Con il Villarreal almeno cinque cambi

“In 18 si può fare un colpo di stato”. Parlò così Maurizio Sarri alla vigilia di Midjylland-Napoli, partita terminata, per la cronaca, 1-4 per gli azzurri che, di lì a poco, avrebbero stabilito il record di gol nella fase a gironi di Europa League (22) grazie a sei vittorie su sei match disputati. Nessuna squadra, in Europa, Champions compresa, può vantare i numeri strabilianti del Napoli. Anzi, sarebbe più corretto dire del Napoli-2, visto che, soprattutto in coppa, Sarri ha impiegato il famigerato turnover concedendo minutaggio a quei giocatori che in campionato solitamente stanno a guardare.

Dalla conversione al 4-3-3 e conseguente abiura del trequartista, soltanto in sette occasioni Sarri ha modificato la sua formazione tipo. Un undici titolare sciorinato ormai a memoria e tutto d’un fiato dai tifosi azzurri. Da Reina ad Higuain. Altro che rotazioni scientifiche come quelle a cui ci si era abituati ad assistere durante il biennio di gestione spagnola. Gli “stravolgimenti” di Sarri si sono limitati ad uno massimo due cambi, eccezion fatta per Lazio-Napoli, quando il tecnico, complice le assenze per squalifica di Hysaj ed Allan, diede spazio a Maggio e Lopez, oltre a Strinic schierato al posto di Ghoulam.

Il match scudetto contro la Juventus ha aperto un ciclo di partite terribile per il Napoli che si troverà ad affrontare il primo vero snodo cruciale della stagione tra campionato e coppa. Nei prossimi 12 giorni gli azzurri affronteranno il Villarreal per l’andata dei sedicesimi di finale di Europa League, quindi la partita con il Milan lunedì 22 al San Paolo che sarà teatro, tre giorni più tardi, del ritorno della sfida con gli spagnoli. Chiusura, infine, con la Fiorentina (29/2), con la viola anch’essa alle prese con il difficile doppio confronto europeo con il Tottenham. Ecco perché, a partire dalla sfida del “Madrigal”, Sarri potrebbe dar spazio a quelli che sono stati ribattezzati i “co-titolari”. Sperano in una maglia dal primo minuto soprattutto Mertens, Chiriches e Lopez, senza dimenticare gente come Gabbiadini e Valdifiori che aspetta proprio l’Europa League per dimostrare il proprio valore.

I due acquisti del mercato invernale, Grassi e Regini, non sono stati inseriti da Sarri nella lista dell’Europa League. Il loro contributo, presto o tardi, si farà sentire in campionato, nel caso in cui – ed è questa la speranza dei tifosi azzurri – il Napoli dovesse continuare a far strada in Europa League andando a caccia di quella finale sfuggita di mano alla squadra allenata da Benitez lo scorso anno. L’Europa League, competizione in crescita negli ultimi anni, può offrire un’illustre occasione di rilancio per tanti azzurri che attualmente occupano un gradino più in basso nelle preferenze di Sarri e che potrebbero tornare utili nell’ultima curva della stagione.

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