Duello Juve-Napoli: le "13 finali" di Reina ed un dato che incoraggia gli azzurri

Il gol subìto da Zaza a due minuti dal termine della sfida scudetto contro la Juventus ha sicuramente lasciato l’amaro in bocca in casa Napoli. La quinta sconfitta degli azzurri in altrettanti match disputati allo Stadium ha riscritto, infatti, le gerarchie al vertice della classifica di serie A che, adesso, recita Juventus 57 e Napoli 56. Un solo punto di differenza, come probabilmente è stato il centimetro ad averi ingannato Pepe Reina sul tiro di Zaza deviato fatalmente da Albiol. Lo stesso portiere spagnolo del Napoli, nell’immediato dopo gara di Torino, ha rivolto un appello ai tifosi azzurri invitandoli a sostenere la squadra in un momento cruciale per la stagione tra campionato ed Europa League. D’altronde con 13 “finali”, come le ha definite Reina, ancora da giocare e 39 punti da assegnare la strada per lo scudetto è ancora lunga.

La sconfitta dello Juventus Stadium testerà, ancora una volta e laddove ce ne sia il bisogno dopo 2/3 di campionato già alle spalle, la tenuta psicologica del gruppo azzurro. Archiviato il confronto scudetto, il calendario non offre pause di riflessione al Napoli di Sarri chiamato ad un’altra prova di fuoco sul campo del Villarreal per l’andata dei sedicesimi di finale di Europa League. Gli spagnoli sono quarti in campionato e sono reduci da undici risultati utili consecutivi in Liga (8 vittorie e 3 pareggi) ed al “Madrigal” nel 2016 ancora nessuno è riuscito a segnare ad Areola, portierino classe ’93 scuola Psg. L’obiettivo per il Napoli sarà quello di lasciare intatte le possibilità di qualificazione nel ritorno al San Paolo giovedì 25, tre giorni dopo la sfida al Milan di Mihajlovic tornato in corsa per la lotta al terzo posto. E la Juve? I bianconeri in attesa del Bayern (andata allo Juventus Stadium il 23 febbraio) giocheranno in anticipo contro il Bologna con la squadra di Donadoni desiderosa di mettere uno sgambetto anche alla Vecchia Signora, dopo aver battuto già il Napoli al Dall’Ara.

Nell’ultimo week end di febbraio, la sfida scudetto si incrocerà con quella per il terzo posto utile per l’accesso ai play off di Champions League. Il calendario vedrà infatti il Napoli di scena contro la Fiorentina al “Franchi” nel monday night e la Juventus ricevere in casa l’involuta Inter di Mancini. A marzo e fino alla pausa di Pasqua, il calendario per gli azzurri potrebbe infittirsi ancor di più. Nel caso in cui il Napoli dovesse centrare la qualificazione agli ottavi di finale di Europa League (andata 10/3 e ritorno il 17/3) Sarri si ritroverebbe a dover gestire il doppio impegno a cavallo delle sfide contro Chievo, Palermo e Genoa. Discorso identico vale anche per la Juventus con le coppe europee che potrebbero sottrarre energie alle due contendenti per lo scudetto.

Al 15 maggio, data dell’ultima giornata di campionato (Napoli-Frosinone e Juventus-Sampdoria), mancherebbero, a questo punto, altre otto partite con il Napoli che, però, dovrà ancora affrontare Inter e Roma in trasferta e con una gara in meno da disputare in casa rispetto alla Juventus. Bianconeri che, invece, dovranno vedersela contro Milan e Fiorentina (nella stessa giornata di Roma-Napoli) e contro una statistica che, al momento, avvantaggia gli azzurri in caso di arrivo a pari punti. Con gli scontri diretti in parità, a contare sarebbero, infatti, i gol realizzati con il Napoli a +7 sulla Juventus. Un motivo in più per crederci ancora e riprendere subito il cammino.

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