Dicono che il destino del vetro sia quello di rompersi. E, nella fragile corsa a quattro, tra Inter, Napoli, Fiorentina e Roma, le prime crepe cominciano a vedersi proprio tra queste ultime due squadre. La banda del gol, ovvero la premiata ditta Higuain & Insigne, è, invece, una sorta di automatismo quasi perfetto, potremmo dire infrangibile, che pure quando tutto sembra perso, ecco che zac: ti piazza il colpo proibito. E così, mentre il bunker del Verona sembrava un argine fortunosamente insormontabile, i due rintocchi della premiata ditta H&I, hanno cambiato il corso della partita e l’assetto del vertice del campionato. Già, perché il Napoli – se confrontato con le altre del gruppetto di testa – è l’unico a non aver mai ridotto la distanza dalla prima in classifica: due punti erano e due punti sono. Insomma, ha la costanza di mantenere l’incollatura in attesa dello sprint. Tuttavia c’è un dato che incoraggia ancor di più lo scenario Napoli-rincorsa-leadership: il gruppo azzurro è l’unico, tra i duellanti, ad avere una striscia di risultati utili consecutivi (campionato e coppa), che riesce a spiegare da sola le potenzialità di Hamsik e compagnia bella. Da quindici partite il Napoli impone la sua forza e la sua dottrina tattica, senza soluzione di continuità. Ma non è tutto: è anche l'unica compagine che sa tirare 22 volte in porta in una partita e che ha equilibrio in tutti reparti, nonostante sia quasi la stessa dello scorso anno. E se questo e altro non bastassero, lo sapremo solo continuando a vivere questa splendida stagione napoletana, cominciando da lunedì prossimo, quando al San Paolo si giocherà la partita più importante del primo quarto di campionato: Napoli-Inter. Chi sarà la vera leader? Beh, vedremo: perché il carisma non si sceglie, si possiede.
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