Claudio Lotito è indagato dalla Procura di Napoli per tentata estorsione, nell'ambito di un filone di inchiesta che riguarda il mondo del calcio. Ennesima bufera su un personaggio che domina la scena da ormai un decennio (è diventato presidente della Lazio nel 2004) e sul quale, a torto o a ragione, sono già scorsi fiumi di inchiostro. D'altronde il personaggio c'è tutto. In un'intervista di qualche tempo fa a Il Foglio, Lotito sintetizzava così il suo rapporto con il mondo del calcio: «Con me pensavano d'aver preso la vacca per le zinne, e invece hanno preso le palle di un toro». Le metafore sono sempre state il suo forte, così come le polemiche, le prese di petto, le 'crociate' contro gli ultrà e i procuratori dei calciatori, e l'amato latino che non perde occasione di infilare nelle massime che ormai impazzano via web. Già, ma cosa gli contestato i pm di Napoli.
Presunte pressioni per costringere dirigenti di Lega Pro a votare l'approvazione di bilancio in senso favorevole alle sue richieste, allo scopo di acquisire una posizione di forza in Federcalcio, Lega A e in quelle minori a vantaggio anche dei suoi club, Lazio e Salernitana. Secondo la procura di Napoli contesta a Lotito le minacce sarebbero consistite nel rappresentare di essere in condizione di influenzare l'erogazione dei contributi federali alle società calcistiche. L'inchiesta è stata avviata in seguito alla consegna agli inquirenti di una registrazione di una telefonata con Lotito da parte di Pino Iodice dg dell'Ischia che è stato interrogato più volte nei mesi scorsi.