Maurizio Sarri in conferenza ha parlato alla vigilia della trasferta di Bergamo contro l'Atalanta: "Affrontiamo una squadra dal grande rendimento casalingo, quello di Bergamo è un campo difficile, lì c'è grande rivalità ed è un campo storicamente difficile, ma ci andiamo con la consapevolezza di far bene. L'Atalanta però giocherà, ha numeri importanti e non credo distruggerà solo gioco". Il tecnico non teme cali di concentrazione come quelli visti a Bologna: "La gara di domani come mentalità è più semplice perchè tutti conoscono la difficoltà del match, sanno già che l'ambiente è difficile e spesso hanno perso quindi la gara è difficilissima. E' una partita che non ha bisogno di stimoli ulteriori, se non ce ne fossero sarebbe un problema. E' un match sentitissimo e non dobbiamo pensare alle ripercussioni che una vittoria potrà avere tra sei mesi, non ci interessa". Poi la chiosa sul mercato: "Dipende da cosa vuole fare il presidente e da cosa si aspetta da questa squadra. Non ho ancora parlato con lui, ho avuto dei colloqui col direttore ma non siamo andati a fondo perchè la testa deve restare su queste partite. Ci sono allenatori bravissimi a farsi acquistare giocatori, io no. Il mio lavoro è far migliorare i giocatori a mia disposizione, ritengo che il mio lavoro sia questo, altrimenti avrei fatto il direttore sportivo. Se il presidente mi dice che è cambiato qualcosa nella politica societaria andrà bene, ma se continueremo a ragionare come luglio, dicendoci che era un anno zero e vedremo dovre riusciremo ad arrivare, andrà bene lo stesso".
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