Un giorno all'improvviso...mi pugnalasti al cuore

Caio Giulio Cesare, console romano e dittatore, fu pugnalato da Marco Giunio Bruto, suo figlio adottivo nonchè una delle persone più fidate: questa congiura, insieme alla famosa frase 'Tu quoque, Brute, fili mi!' risale al 44 a.C. in un periodo caratterizzato da guerre e da numerosi morti. Oggi invece è successo qualcosa di simile, ma a livello sportivo, che ha fatto infuriare non poco i tifosi napoletani, considerati da tempo come i più passionali e affezionati d'Italia: naturalmente si tratta del passaggio di Higuain alla rivale di sempre per noi napoletani, vale a dire la Juventus. La piazza napoletana non ha gradito questo tradimento da parte del Pipita, considerato a Napoli come l'erede del più grande (Maradona) per via del suo carisma, della sua grinta e della sua voglia di segnare sempre: negli ultimi giorni sia i giornali che i social network hanno mostrato i trattamenti speciali dei supporters azzurri al loro ormai ex beniamino, con maglie o strappate o buttate nel wc, con striscioni appesi per le vie della città o con cori nel ritiro di Dimaro. se da un lato De Laurentiis ha fatto un affare incredibile, grazie alla cessione dell'argentino per quasi 95 milioni di euro, da un lato rimane l'amarezza del comportamento di Higuain come uomo. Doveva presentarsi in ritiro, come da contratto, per poter salutare i compagni, il tecnico, il presidente, i tifosi e tutti gli addetti ai lavori, invece ha preferito far trapelare il suo stato d'animo attraverso terzi, non ritenendosi un traditore, infatti agli occhi nostri è visto come un personaggio senza attributi, quelli che, durante la finale di Supercoppa contro i bianconeri, disse di avere. Ormai il Pipita è il nemico numero uno dei napoletani, inutile negarlo, e ci vorrà molto tempo prima di digerire questa ulteriore delusione, d'altro canto non dobbiamo preoccuparci di altri casi Higuain: finchè in squadra rimarrà un certo Marek Hamsik, simbolo del Napoli dal 2007, allora tutto è possibile. Addios argentino ingrato, sei stato addirittura peggiore di core 'ngrato Altafini. C'è solo un capitano, il nostro leader, colui che viene dalla Slovacchia e indossa la maglia con il numero 17.

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