Turchia, è tempo di derby: Besiktas-Fenerbahce

Neppure il tempo di ambientarsi.
Neanche il tempo di capire per quale squadra tifare.
Nemmeno il tempo di esultare per l’impresa del Napoli contro la Juve.
E’ tempo di derby.
27 Settembre, il primo derby stagionale;
Il Besiktas, squadra proletaria, lavoratrice, in ottima forma campionato, sfida il Fenerbahce, che attualmente presenta la rosa più competitiva della SuperLig.
Ma in queste partite la rosa conta poco.
Riportando il Mister Sarri, gioca chi ha il cuore.

E a Besiktas il cuore è ovunque.
Amici, mercanti, venditori di kebab e Narghilè Bar.
Ovunque puoi trovare bandiere e stendardi  e sembrano aumentare quotidianamente.
Mercoledì, tra amici davanti ad una birra, in una stradina vicino alla piazza dell’aquila, il cuore di Besiktas, il tempo di distrarci e troviamo la piazza tappezzata di striscioni.
Perlopiù contro la Pasolig, la tessera del tifoso.
Ogni mondo è paese.

Il quartiere è troppo bello.
Romantico.
Tra bandiere, striscioni, e il mercato del pesce, prendo la mia decisione.
Per questo semestre tiferò Besiktas.
Il Galatasaray non mi è mai piaciuto, sarebbe stato troppo semplice e banale.

E’ bianconera è vero.
Anche lei coinvolta nel 2013 in uno scandalo per illeciti sportivi, addirittura insieme al Fenerbahce.
La commissione europea la escluse per una stagione dalle competizioni Europee, mentre addirittura il Fenerbahce quest’anno, dopo tre anni, ne ha potuto solcare dinuovo i campi delle competizioni Europee.

A dir la verità qua sono molto scettici sulla veridicità della vicenda.
Ad ogni modo, decision fatta.

L’attesa del derby si sente nell’aria.
La tensione cresce, e crescono le persone in tinta con i colori sociali per strada.
C’è tanta storia dietro questo match, come dietro ad ogni derby.
Una partita particolarmente in memoria dei tifosi è del 2005, finita con un rocambolesco 4-3 per il Besiktas.
Pubblicando il video ufficiale del match sul mio profilo Facebook, ho assistito ad una discussione tra i commenti tra i diversi ragazzi tifosi che ormai conosco.
Qui il calcio è veramente una cosa seria, come in Italia, ma per me è una novità, non vivendo mai aria di derby.

Voglio vivere il match nel migliore dei modi.
Convinco Hakan, un carissimo ragazzo che ho conosciuto all’università, ad organizzare per vederla tutti insieme.
Hakan tifa Fenerbahce, e la partita la vediamo al ridosso del centro di Besiktas.

19.00 Palla al centro, l’appuntamento è in un pub.
Divani, televisioni, birra e tifosi.
Tanti ricordi Italiani in campo.
Tra le file del Besiktas ci sono Jose Sosa e Mario Gomez, tra quelle del Fenerbahce invece Simon Kjaer e Diego Ribas.
Brillano giocatori come il giovane Gokhan Tore, Raul Meireles, Markovic, Nani e in panchina ci sono Quaresma e Robin Van Persie.
Ve l’ho detto.
Il roaster del Fenerbahce ha molta più qualità.
Ma mi ripeto, attenzione al cuore.

Partita maschia.
In dieci minuti tre goal.
Kjaer fa autorete, Gomez raddoppia, e il Fenerbache torna in partita con un'altra autorete.
Immaginate l’ambiente.
Speranza e disperazione continua, cori, esultanze e birre.
Il resto del primo tempo si consuma tra falli e melina.

Per il secondo tempo la mia location cambia, e mi ritrovo per strada, nel cuore del quartiere, dove al centro padroneggia una enorme aquila nera.
Lo spettacolo lo riserva tanto l’ambiente quanto la partita.
Van Persie pareggia, con un gol probabilmente irregolare.
A cinque minuti dalla fine, Mario Gomez sigla il 3-2.
Inizia la festa.

Non è una festa, è praticamente una parata di maglie nero bianche.
Tutti si versano per strada, arrivano giornalisti ad intervistare chiunque.
Anche me, che non conoscendo il turco, alla chissaquale domanda, urlo FORZA BESIKTAS!
I cori, i ragazzi a torso nudo che orgogliosi mostrano le sciarpe al collo.
Impossibile non essere colpiti da quello che sta succedendo.
Impossibile non far festa.
Impossibile non tifare Besiktas se le partite le vedi a Besiktas.

E se dico così è perche anche Hakan, inverosimilmente, ha ballato e cantato per la vittoria della rivale.

Dai bambini agli anziani, tutti a portare in alto il loro quartiere.
Quello popolare, quello che va per la squadra popolare, che vince i derby col cuore.
Il quartiere è tutt’altro che bianconero.
Il quartiere è mille voci e mille colori, mille entusiasmi e nessun problema di ordine pubblico.

ENGLISH VERSION

I had no time for know the city.
No time for choose which team go for.
On the 27th of september, first seasonal derby.
Besiktas, proletarian and worker team, against Fenerbache, the team with a good quality roaster, maybe the best of the SuperLig.
But in these matches, the quality of the roaser is less important than the heart  of the players.

In besiktas the hearth is  everywhere.
Friends, owner of little stores, kebap seller;
Everywhere you can find flags, banners, and everyday more.
On wednesday, while i was drinking a beer with some friends in the hearth of the district, suddently we find the square full of new banners and black and white gadgedts.
Some banners are against the “Pasolig”, the hated fan card, that also in Italy is really discussed.

The district is awesome.
Romanticism.
Between flags, fish market, and happy people I take a decision.
I will support Besiktas.

Yes, it is black and white as Juventus.
Yes, also Besiktas was accused to cheat, falsifying some matches.
But also Fenerbahce was accused, and for three seasons it couldn’t play in European Competition.
Really, a lot of people doesn’t believe that it is true.

Anyway, decision taken.

The waiting for the derby grow.
And you can feel it.
There is a lot of story behind this derby, but the supporters are already reminding the match of the 2005 season, finished 4-3 for Besiktas.
Publishing the official video of the match on my facebook wall, i attended to a discussion between two supporter about that match.
Here the football is really important.
Like in Italy, but in my city exists just one team.
so for me it is really exiting.

I want to live it in the best way, so I ask to Hakan, a good guy of my University, to organize for whatch the match all together.
He is for Fenerbache and we will see the match in a bar near Besiktas.

Coaches, Televisions, beer and supporters.
Supporters of both of teams, together.
In each team there are Italian memories.
Jose Sosa, Mario Gomez, Simon Kjaer, Diego Ribas.
Really good players, as Quaresma, Gokhan Tore, Meierels and Van persie.

Rude Match
In ten minutes three goals, and the Besiktas is winning 2-1.
Hope and despair.
Songs and beers.

The first half finishes, and also my experience in the pub.
In fact, my location changes.
My destination is the hearth of Besiktas.
In the middle of the district there is a huge Black Eagle.
The show now is double: the square and the match.

2-2 scored by Van Persie, maybe in an irregular way.
Five minutes to the end, and Mario Gomez scores the winning goal.
3-2 for Besiktas and starts the party.

Maybe is something more than a party, maybe is a festival of emotions and colours.
All are in the street.
There are also some reporters, that give the possibility to the people to comment what is happening.
The reporter asks also something to me, that not knowing Turskih language, scream “LET’S GO BESIKTAS”!

The joy and guys that without t-shirts shows glad the scarfs of their favourite team.
Impossible don’t dance.
Impossible don’t  be addicted for what is happening.
Impossible dont’ support for Besiktas, if you see the matches in the district.

Trust me, also Hakan was dancing and singing. He was cathced by the atmosphere.

From the children to the old men.
Everyone was happy and glad about their district.
The popular district.
The worker district.
That night the district didn’t was black and white.
That night the district was of thousands colours and voices.
Yes, a bit like Napoli.