Roma a singhiozzo, Juve in crisi; Garcia e Allegri i primi indiziati

E' crisi Juve, adesso possiamo dirlo. La squadra di Allegri, quella divoratrice di avversari, cinica, compatta, mai sazia, non c'è più. Involuzione, questa è la parola adatta. Scopriamo l'acqua calda se diciamo che Pirlo Tevez e Vidal se ne sono andati lasciando un vuoto nelle fila bianconere. Vuoto che non si limita alle questioni meramente tecniche. La personalità e la capacità di risolvere le partite con un colpo (quello da campione per intenderci) è roba solo per pochi. Il neo arrivo Dybala è molto forte, ma non un campione. Ha tutto per diventarlo, e con ogni probabilità lo diventerà. Ma ne dovrà mangiare erba prima di essere denominato campione. Pogba (e qui forse riceverò ingurie da molti) è nella fase embrionale di un giocatore che ha colpi e fisico per diventare un fuoriclasse. Ma attualmente non lo è. Per incostanza psicologica e tecnica resta un progetto di giocatore, non un campione. Anche a Roma non spira proprio un vento di fiducia. Garcia le sta provando tutte per inimicarsi la tifoseria. Il pareggio in casa con il Sassuolo e la sconfitta con la Samp hanno fatto scricchiolare la sua panchina. Esonero? No, troppo presto. Occhio però che il clima nella capitale è caldo e non si tollerano troppi passi falsi. Nel frattempo un signore che guida l'Inter viene criticato per il calcio non proprio champagne giocato dalla sua squadra, e intanto fa bottino pieno in cinque giornate. l'1-0 è l'emblema dell'efficienza, massimo risultato con il minimo sforzo, e i campionati si vincono proprio così. Dopo le primissime giornate si parlava di gap ancora ricucibile per Juve e Roma, adesso però i punti cominciano a pesare. 

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