Pellegrini, ag di Sarri: "Titolarissimi? Balle, qui giocano tutti"

Leonardo Vivard ha intervistato in esclusiva per toniiavarone.it Alessandro Pellegrini, agente di Maurizio Sarri:

 

E’ stata una trattativa difficile quella che ha portato Sarri al Napoli?

E’ stata una trattativa tranquilla, un po’ più lunga ma non ci sono state grosse complicazioni.

 

Sarri se lo aspettava questo Napoli a dicembre secondo in classifica ad un punto dalla prima?

Non ha mai fatto tabelle, il progetto è un progetto tecnico. Nel momento in cui la squadra cresce, gioca bene e vince va bene, poi dipende anche da altri fattori, non solo da Maurizio. Lui cerca di far rendere la squadra al meglio ma ci sono anche gli avversari come Juve e Inter contro cui bisogna misurarsi.

 

Ha sempre adottato questa strategia dei titolarissimi?

Purtroppo continuano a circolare sempre queste voci che però sono smentite dai numeri. Non capisco perché la gente non si renda conto che per fare dei record in Europa League devi impegnare la miglior formazione in quella competizione. E per superare il turno difficoltoso di Coppa Italia, visti anche i risultati di Roma, Fiorentina e Genoa, devi mettere in campo  la miglior formazione. Se dobbiamo discutere di numeri facciamolo, ma prendiamo i minutaggi dei giocatori in tutte le competizioni e poi ne parliamo. Non è giusto parlare di poco minutaggio per alcuni giocatori se questi vengono impegnati in una competizione di Europa League dove si è superato i record di top club come Chelsea e Psg. Se Mertens gioca contro il Varsavia non gioca la partita dopo. Ma le partite di coppa non contano ai fini del minutaggio? E’ chiaro che ci sono delle classifiche di minutaggio, ma tutti hanno dato il loro contributo. Non ci sono assolutamente i 12-13 titolari come si dice sempre. Avere la possibilità di schierare praticamente due squadre non rappresenta un danno per la squadra, anzi.

 

C’è una gerarchia tra i rigoristi del Napoli? E perché un giocatore come Higuain, che è in un momento di grazia, ha lasciato la palla ad Hamsik a Bergamo?

Queste sono cose che dipendono da tanti fattori in campo. Non c’è un metodo preciso in questo senso, chi se la sente in quel caso ed è un rigorista lo tira. Ma se Hamsik, che è un rigorista e capitano, va sul dischetto allora non c’è problema. Il secondo rigore non era determinante, la cosa può pesare fin ad  un certo punto. Non ne facciamo un dramma, i tifosi del Napoli sono estremamente maturi e in questo momento a loro poco interessa quale sia la gerarchia dal dischetto. Penso piuttosto che ai tifosi azzurri piaccia un sacco andare in giro per l’Italia e fare tre gol quasi a tutti. Un esempio è la gara contro la Roma. Una gara dominata in cui i ragazzi hanno trovato davanti una squadra che si è difesa per l’intera partita e non sono riusciti a trovare il gol. Ma nonostante ciò uno stadio intero li ha applauditi.

 

Abbiamo visto una squadra che dall’inizio dell’anno è in totale crescendo, quanto conta la parte atletica in questo e quanto tiene Sarri alla preparazione fisica?

Questo aspetto per lui è fondamentale, secondo me la parte iniziale di campionato era condizionata da uno stravolgimento di concetto delle due fasi. Questa era una squadra abituata in fase difensiva a seguire l’uomo e basta, con Sarri sono stati adottati dei meccanismi difensivi che facessero seguire la palla. Si è dovuto insegnare un nuovo modo di difendere. Questo ha comportato delle difficoltà tra i reparti all’inizio e qualche dispendio di energia in più. Si correva un po’ a vuoto, ma col passare del tempo le cose sono migliorate.

 

Sarri ha dimostrato di essere un diesel anche ad Empoli, è auspicabile un finale di stagione ancora migliore dell’inizio?

Ad Empoli il percorso è durato tre anni ed ha fatto crescere dei giocatori che non avevano neanche mai disputato una partita tra i professionisti come Rugani. Queste cose richiedono tempo. Prendere giocatori dalle giovanili e farli diventare dei leader in serie B e poi in A è una cosa, il percorso di Napoli è completamente diverso. Hai già giocatori forti che puoi ancora migliorare ma è chiaro che gli obiettivi sono differenti.

 

Possiamo tranquillizzare i tifosi sul futuro di Sarri, visto che in alcuni talk show napoletani sono emerse delle voci su un accostamento alla Nazionale in futuro?

Non rispondo neanche a queste cose, se fossero uscite verso fine marzo-1 aprile almeno avrebbe fatto ridere come pesce d aprile.

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