Napoli (ri)cerca difesa e tranquillità disperatamente

Non si tratta più dell'assenza di Milik. Non si tratta più di dare fiducia e tempo a Gabbiadini. Non si tratta neanche di provare delle alternative diverse alle opzioni precedentemente scritte come Mertens falso nueve o prima punta, non più questo per il momento. Adesso il problema sono le retrovie ed è ormai alla luce del sole. Troppo focalizzazione su un unico problema quando in realtà quello più serio e allo stesso tempo impensabile era la difesa. Quando Sarri sbarcò all'ombra del Vesuvio, sapevamo benissimo le sue qualità e la sua meticolosità sulla fase difensiva, ma l'unica preoccupazione era l'impatto con l'ambiente, più grande e più prestigioso della tranquilla Empoli che ogni anno punta ad una comoda salvezza con un mix di esperienza e giovani. Dopo una stagione, alcuni atteggiamenti di Sarri sono rivedibili come il continuo parlare dell'immancabile fatturato che "decide" gli alti disegni del campionato, però ritrovarsi questi problemi in difesa dopo una stagione dove si elogiava appunto la retroguardia azzurra è preoccupante. Dopo un inizio poco positivo con il Pescara, Koulibaly sembrava finalmente essersi ritrovato con il rinnovo contrattuale ed invece siamo di nuovo a chiederci cosa lo porta all'errore, sia con l'Atalanta contro la quale doveva marcare meglio Petagna e sia contro la Roma dove ha preteso il dribbling su un dribblatore di professione come Salah. Ieri contro il Besiktas ha sbagliato poco, ma questo non allontana le preoccupazioni dal caso. Un rimprovero sulla partita contro i giallorossi va a Sarri: come è possibile far marcare un rapace d'aria come Dzeko da un terzino come Hysaj?. Contro il Besiktas, Jorginho ha commeso lo stesso errore contro il Benfica e abbiamo preso uno stupido gol. Ultimo ma non ultimo è Reina che ha subito due gol per causa sua contro i turchi e se anche lui non garantisce sicurezza, dobbiamo veramente iniziare a preoccuparci. Sembra sempre ricadere sugli stessi identici errori dell'ultimo periodo e ciò è grave o poco ci manca. Forse è arrivato il momento che Sarri non perseveri più su alcuni azzurri e incominci a rivedere alcune cose perché è incredibile passare da una fase difensiva da applausi ad una da galleria degli orrori. Ci vuole più concentrazione, pazienza e calma in alcuni momenti, non ci si deve far prendere dal momento. Per esempio ieri, dopo il 2-2 è entrato Diawara e ha giocato molto meglio del Jorginho delle ultime partite e speriamo tutti di rivederlo già contro il Crotone. Ora Reina dà più dubbi, si dia un chance a Sepe che scalpita per dimostrare di essere da Napoli. Al ritorno di Albiol, si ributti nella mischia Maksimovic e si lasci un momento di riflessione a Koulibaly. I giocatori ci sono, la rosa è più che competitiva e non abbiamo ulteriori emergenze se non in attacco, ma lì Sarri ha dimostrato di poter giocarsi la partita con o senza Gabbiadini e Milik perché Mertens ha fatto fuoco e fiamme in avanti rispetto ad un Insigne del quale si parla sempre di una fulminea risposta al suo digiuno di gol quando in realtà c'è un contratto da rinnovare che gli interessa di più rispetto alle sue prestazioni in campo ed è evidente. Callejon non lo si può criticare dopo tanto impegno, ma anche lui dovrebbe fermarsi e Giaccherini è un altro che sta scalpitando. Sarri deve imparare a dare equilibrio alla squadra, lavorarci fino allo sfinimento e sfruttare al massimo TUTTA la rosa a disposizione perché non è più possibile parlare di "tempo di adattamento" dopo 11 partite già giocate tra Champions e campionato, diventa un alibi. Errare humanum est signor Sarri, non concludiamo questa triste frase. 

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