L'amore mancato

E' ancora fresco il ricordo dell'annuncio di Manolo Gabbiadini a Napoli, un acquisto che fece saltare di gioia i tifosi napoletani, consapevoli di avere davanti a sè un giocatore talentuoso e pronto a far impazzire la piazza partenopea con le sue doti. Quante aspettative sul giovane calciatore che fino a quel momento aveva incantato i tifosi della Sampdoria e consacrato come futura promessa della nazionale italiana, ma nella sua esperienza all'ombra del Vesuvio qualcosa non è andata come doveva e ora i tifosi napoletani temono di vederlo andare via a fine stagione. Sembrava ieri quando Gabbiadini segnava il suo primo gol con la maglia azzurra, facendo vincere i suoi compagni per 2-1 nella complicata trasferta contro il Chievo, ma dopo quella gara, molti si sono domandati come collocare tatticamente Gabbiadini per mettere in mostra la propria classe e le proprie doti, senza trovare una risposta o che per lo meno soddisfacesse la maggior parte dei tifosi del Napoli. Con Rafa Benitez, il giocatore ex Samp e Bologna giocava fisso come ala destra per poter mettere in risalto il suo sinistro fatato, cercando anche di accentrarsi appena poteva, ma il tecnico spagnolo ha preferito sempre la velocità di Callejon alla tecnica del promettente calciatore. Invece con Maurizio Sarri, Gabbiadini ha fatto prima la spalla a Higuain nel 4-3-1-2 per poi essere relegato in panchina come vice del bomber argentino nel 4-3-3 e inserito in alcuni spezzoni di partita, pur non rispecchiando le caratteristiche richieste da Sarri, ma non c'è alcun dubbio sul fatto che l'habitat naturale di Gabbiadini sia il campo e non una panchina dove guarda la partita nella speranza di essere inserito nel rettangolo verde il prima possibile. Con i "se" e con i "ma" , sappiamo tutti che non si risolve nulla e non si ricevono risposte sicure, però Gabbiadini meritava una possibilità in più in questo Napoli, avrebbe fatto sicuramente più gol se messo titolare e se lui deciderà di andare via alla fine di questa stagione, è giusto ringraziarlo e non fischiarlo per come ha rispettato la piazza e per quanto ha sudato per la maglia, perché su una cosa non ci sono dubbi sull'esperienza di Manolo Gabbiadini a Napoli: non tutti i giocatori nella sua condizione avrebbero rispettato la maglia e molti si sarebbero comportati da prima donna.

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