Ad inizio campionato alzi la mano chi avrebbe scommesso un euro su alcune squadre che invece si stanno rivelando le sorprese di questo campionato.
Napoli a parte, che l'Inter potesse fare un buon campionato si poteva prevedere, ma vederla così in alto dopo 18 giornate sarebbe stata un'utopia anche per il tifoso interista più ottimista. Mancini continua a guidare a fari spenti, non vuole accendere i riflettori su questa Inter che anche ad Empoli ha confermato di essere la squadra più solida di questo campionato. E che piaccia o no, nel calcio conta vincere, e questa Inter lo sta facendo nel modo più efficiente (forse anche meno spettacolare) possibile.
Giù il cappello anche per una Fiorentina dotata del fattore "ic", quando manca Kalin-ic ecco che spunta Ilic-ic. Senza troppi affanni i viola hanno steso il Palermo che, anche ieri, è apparso poca roba. Sousa chiede un difensore destro per poter sopperire a quella che sembra l'unica falla (difensiva) in un sistema quasi perfetto. Vittoria e spettacolo per la squadra del Presidente del Consiglio, un po' come il Napoli. Non a caso le due si trovano appaiate a 38 punti in classifica.
Ancora lei, staranno pensando in tutta Italia. Sempre la Vecchia Signora che torna a dar fastidio (a quota 36) anche in quello che sembrava ormai un campionato perso per i bianconeri. Lo zoccolo duro juventino, però, non ne vuol sapere di mollare. Non a caso la rimonta parte dai vari Buffon, Marchisio, Bonucci, Chiellini, gente che di campionati ne ha vinti negli ultimi anni. Poi si arriva ad uno scherzo della natura chiamato Dybala che a 22 anni si mette una squadra (fresca di quattro scudetti consecutivi), se la carica sulle spalle, fregandosene di un francese di nome Pogba che porta la 10, ma pare un timido ragazzo della primavera.
Fortunatamente siamo tornati a parlare di calcio, dopo troppo tempo, troppe feste e chili messi.
L.V.
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