Insigne è diventato grande: gol e assist per convincere Conte

Il talento è una luce che si accende all'improvviso. E' il minuto 67' di Verona-Napoli, quando Hamsik serve Insigne nel cuore dell'area di rigore: controllo e destro a filo d'erba del talentino di Frattamaggiore con il pallone che bacia prima il palo e poi finisce in rete. E' la diciassettesima rete in Serie A di Insigne, sette delle quali sono arrivate solamente in queste prime tredici giornate di campionato. Un dato che testimonia la definitiva (o quasi) maturazione calcistica di uno dei talenti più puri della nuova generazione italiana. "Insigne non è stato convocato per scelta tecnica". Due settimane dopo, le parole del ct della Nazionale, Antonio Conte, che nell'ultima tornata di convocazioni aveva escluso l'attaccante partenopeo, risuonano ancor di più come una voce stonata all'interno di un coro unanime.

9 Novembre 2014, Fiorentina-Napoli. Una buca infame nascosta sul prato del Franchi sembra possa frenare l'ascesa di Insigne che in quelle settimane si dimostra l'arma in più del Napoli di Rafa Benitez. Un saltello per evitare il contrasto con Ilicic e l'atterraggio sfortunato proprio su quella buca in cui finiscono i sogni di un ragazzo di ventitré anni. La smorfia di dolore dipinta sul suo volto ed una diagnosi impietosa già a caldo: "rottura del crociato anteriore del ginocchio destro". L'operazione a Villa Stuart, l'affetto della famiglia la miglior medicina per combattere l'ansia del ritorno in campo. Insigne (ri) sboccia come un fiore a primavera, ma non basta al Napoli per centrare le finali di Coppa Italia e di Europa League e la qualificazione in Champions League.

La nuova stagione inizia con Sarri in panchina ed all'insegna della provincializzazione voluta da De Laurentiis. L'ex tecnico dell'Empoli asseconda sin da subito (e facendo di necessità virtù) il desiderio di Insigne di giocare da trequartista nel 4-3-1-2. Nonostante l'avvio a rilento in campionato con soli due punti in tre partite, Insigne è tra i migliori in campo. La svolta per il Napoli arriva, però, nella match di Europa League contro il Brugge , quando Sarri decide di passare al 4-3-3 con l'abiura del trequartista senza, però, rinunciare al talentino di Frattamaggiore. Gol alla Juventus, doppietta al Milan a San Siro e gol alla Fiorentina: sono solamente le ultime perle di Insigne fino a quella che zittisce il Bentegodi. Insigne sette bellezze, in versione Pescara come mai si era visto in maglia azzurra, ma non solo: anche assist per il gemello del gol Higuain e tanto sacrificio in fase difensiva che lo rendono "il preferito" rispetto a Mertens. Sì, caro Antonio, Insigne è da Nazionale!.

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