Cuore e tecnica, se questo è il Napoli 2...

C'era... una grande paura, quando il Napoli sembrava tuffarsi sull'orlo del baratro, era nemmeno un mese fa. E c'era la faccia ruvida ma appassita di Maurizio Sarri, bersagliato com'era da fulmini e saette di chi l'ha accolto con diffidenza. In Danimarca si è bucata, afflosciandosi, anche l'ultima critica ostile, dopo che il Napoli 2 ha dimostrato di sentirsi molto bene nei panni del Napoli 1. Ed è successo davvero, realtà e simbolo a volte si fondono. Neanche quattro minuti ed ecco il solito inizio delle partite più nere, come a Sassuolo, come a Udine un anno fa. Il Napoli a quel punto poteva scomparire da se stesso e l'ha evitato, rimanendo in partita fino allo stremo, segnando con Callejon e illudendosi con merito di raggiungere un'altra tappa di avvicinamento ai suoi progressi. Onore a chi vince e a chi perde, il Midtiylland ha giocato davvero bene sino a quando ha potuto farlo, era l'avversario più in palla del girone. Il Napoli va, insomma. Questa potrebbe essere un'annata che resterà nella storia purché la stratificazione (un giorno lo strato d'euforia, l'altro la delusione) della città dei tifosi si equilibri intorno all'avventura dei ragazzi di Sarri. Oggi il Napoli è una meravigliosa orchestra, ma pure e soprattutto una realtà che cerca di diventare davvero robusta.

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