Contro il Genoa solo un pari, ma il bicchiere è mezzo pieno

L'Inter vince in casa con la Roma, la Fiorentina ne rifila 4 al Frosinone e lo sgambetto lo mettono i genoani al Napoli. Anche se quel pareggio ha un motivo preciso: mancanza di cinismo. Sarri l'ha definita invece mancanza di c***. Ma quante squadre andranno al Marassi a fare punti? E soprattutto quante squadre riusciranno a giocare lì come ha giocato il Napoli? In campo c'era una squadra che si è piazzata 11 uomini dietro la linea della palla e un'altra che cercava di vincerla. I rossoblu hanno triplicato la marcatura su ogni portatore di palla e alla fine, storto o morto, hanno tenuto la porta inviolata. Certo non ci si poteva neanche aspettare un gol del Genoa visto che Perotti ha fatto per 90 minuti il terzino e Pavoletti il centrocampista di quantità. Una partita del genere qualche mese fa il Napoli avrebbe provato a vincerla in modo più sfrontato per poi perderla clamorosamente in contropiede. Allora bisogna guardare al pareggio con ottimismo, non tanto per il punto conquistato in sè, ma per come questo sia maturato. Perchè nel frattempo il Napoli ha dato un altro segnale di continuità andando ad infilare il 13esimo risultato utile consecutivo, Reina è uscito nuovamente dal campo senza sudare e le prestazioni dei centrali difensivi continuano a crescere in maniera esponenziale. L'unica nota stonata, forse, è stato Manolo Gabbiadini. Un talento così, dotato di grande tecnica ma forse di poca velocità, ha sofferto i ritmi forsennati del Marassi senza riuscire ad incidere minimamente nell'economia della gara. L'Europa League cade a fagiolo, lì problemi di cinismo non ce ne sono mai stati e gente come Gabbiadini può immediatamente tornare a fare ciò per cui è nata: segnare. 

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