Bagni: "Il Napoli è favorito; Sarri? Rinnoverei subito il contratto"

Leonardo Vivard ha intervistato in esclusiva per toniiavarone.it Salvatore Bagni, ex centrocampista del Napoli di Maradona.

 

Nella ripresa di Napoli-Udinese si è vista una squadra un po’ stanca, è servita questa pausa a ritrovare un po’ di energie?

Non credo che il Napoli fosse stanco nel secondo tempo della gara contro l’Udinese. Penso piuttosto che abbia gestito alla grande la partita. Ha capito che era rischioso cercare di chiuderla, nonostante le varie occasioni avute, e ha preferito metterla in cassaforte. Quest’anno capita raramente di vedere gli azzurri che non chiudano una partita prima dell’ora di gioco. E’ una squadra che gioca in 40 metri, sempre compatta tra i reparti e non ha un dispendio di energie elevato.

 

I giocatori impiegati fanno pensare ad una scarsa rotazione, a tal proposito il Napoli ha una rosa sufficientemente ampia, o servono nuovi innesti per completarla? E se sì, dove?

In campionato Sarri effettua poche rotazioni, è vero. Ma in Europa League utilizza molti più giocatori. Anche perché è una competizione che può essere affrontata anche con le seconde linee fino ai quarti di finali. Per cui il turn over utilizzato da Sarri almeno per il momento è giusto. Si può ritoccare qualcosa a centrocampo. Fermo restando che i titolari rimarrano questi tre. Loro nessuno li tocca. Magari si potrebbe dare un nuovo elemento a Sarri per far rifiatare uno dei tre. David Lopez ha altre caratteristiche di intenditore e serve in questa rosa. Ma potrebbe rivelarsi necessario un tassello con maggiori qualità tecniche.

 

Questo campionato ha una favorita per lo scudetto?

Inizialmente mi avrei detto la Juventus, perché ne aveva vinti quattro consecutivamente. Già dopo le prime quattro giornate un po’ tutti abbiamo capito che questa Juve non è più quella degli anni scorsi, cedere elementi di quel calibro pesa nell’economia di una stagione. Penso che tutto si risolverà in uno scontro tra Roma e Napoli. Napoli favorito, perché i giallorossi avranno anche tanta qualità e fisicità ma come organizzazione la squadra di Sarri è la migliore.

 

Quindi dire la parola “scudetto” non equivale a bestemmiare?

Assolutamente no. Sarri non vuol pronunciare questa parola ma dopo 12 giornate è conscio del valore degli avversari e della sua squadra. Non lo potrà mai dire neanche alla trentesima giornata. Ad oggi il Napoli ha dimostrato di essere la squadra da battere, per qualità organizzazione e nei singoli elementi. Sarri è stato molto intelligente nel capire che questa è una squadra nata per il 4-3-3. Bisognava mettere in condizione i tre attaccanti di essere sempre decisivi, così com è stato, dando anche più copertura alla difesa. Ecco perché il Napoli parte sempre con due gol di vantaggio.

 

Inter e Fiorentina che ruolo possono avere?

Più o meno le considero alla pari. La Fiorentina gioca meglio, ma l’Inter è più concreta. I nerazzurri non hanno gioco, abbastanza qualità nei singoli, con forza, tanta cattiveria. Ma è una squadra costruita soprattutto per non subire, ecco perché esprime un gioco assolutamente non all’altezza. Motivo per cui hanno pensato a Pirlo. Sanno che su 38 partite vincerne 25 per 1 a 0 non è possibile. Con la Fiorentina sono andati in grande difficoltà e la stessa cosa avverrà contro il Napoli. Subiranno e anche parecchio. Gli azzurri hanno gioco, pressing alto, l’Inter farà molta difficoltà contro la squadra di Sarri.

 

Verona naviga in pessime acque, quanti rischi ci sono per questo Napoli?

Nessun rischio. Il Verona è una squadra che ha perso 2 a 0 in casa contro il Bologna. Era uno scontro diretto per la salvezza e avrebbero dovuto dare il meglio. Contro il Napoli il risultato è unico. E’ vero che le due squadre non si sono mai amate, ne so qualcosa, ma i valori sono così diversi che non credo ci siano sorprese nel risultato. Mandorlini è in difficoltà, ha un organico debole, mentre il Napoli è in forma straordinaria, non sbaglia più un approccio alla gara ormai da settimane. Senza Toni poi non penso ci sia partita.

 

C’è qualcosa di Allan che le ricorda il Salvatore Bagni di qualche anno fa?

Allan a me piace moltissimo. Ci assomigliamo nel modo di voler conquistare la palla, nel modo in cui aggrediamo l’avversario. Come fisicità siamo diversi. Io nasco attaccante nonostante sapessi fare entrambe le fasi fin dall’inizio. Poi sono scivolato sull’esterno a fare l’ala, ma non ho mai dimenticato come far gol. Nei professionisti ho segnato 52 gol e tra Nazionale, serie D e coppe varie sono arrivato a quasi 100 gol. Son tanti. Il mio vantaggio è stato nascere seconda punta, quando sono stato spostato in mezzo al campo, avevo entrambe le fasi. Non ero quello che recuperava palla e rimaneva in mediana.

 

Abbiamo trovato il vero Insigne quest’anno?

Insigne è un giocatore fortissimo. Molto giovane e gioca a casa propria. Non dimentichiamocelo mai questo. Giocare nel Napoli da napoletano vuol dire avere pressioni ben più grandi rispetto agli altri giocatori. E’ giovanissimo, ma ha grande qualità e soprattutto personalità. Ha fatto tanto, so che i napoletani pretendono molto dai nati in Campania, però ha fatto benissimo fino ad ora. E’ un giocatore di uno spessore anche mentale enorme.

 

Rinnoverebbe già il contratto a Sarri?

In due mesi ha cambiato molto a questa squadra. I ragazzi lo seguono e lo spogliatoio è completamente con lui. Per cui io non esiterei, glielo rinnoverei sicuramente. 

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