L'ex Fiorentina Milic è arrivato a Castel Volturno e, attualmente, starebbe svolgendo le visite mediche: per lui un contratto di sei mesi, inoltre già da venerdì si unirebbe al gruppo.
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Dopo la strabiliante vittoria di Monza, il Napoli di Francesco Calzona torna con i piedi per terra, pareggiando 2-2 in casa con il Frosinone di Eusebio Di Francesco. I partenopei falliscono nel riscattare lo 0-4 di Coppa Italia e, ancor peggio, perdono altri punti in ottica Europa, con la Champions che sembra attualmente irraggiungibile.
Come di consueto, gli azzurri dominano il dato sul possesso palla (66%), in aumento rispetto alla trasferta di Monza (61%). A conferma della grande pericolosità offensiva, gli uomini di Calzona arrivano per ben 20 volte al tiro, centrando in 9 occasioni lo specchio della porta, una in più rispetto alla partita di settimana scorsa (8). Eppure, segnano soltanto 2 gol, invece di 4, denotando una scarsa freddezza davanti la porta, appena il 22%, un’inezia rispetto al 50% di otto giorni fa.
In calo, di contro, il dato sui palloni recuperati (30), inferiore sia a quello della trasferta di Monza (39) sia a quello dello stesso Frosinone (37). Infine, continua la tendenza negativa della difesa partenopea. Il dato è sconcertante: dall’arrivo di mister Calzona, il Napoli ha subito gol in tutte le partite (16 in 10 match).
Dopo la brutta figura di settimana scorsa contro l’Atalanta, il Napoli di Francesco Calzona rialza la testa e centra una vittoria da Campioni d’Italia in carica, infliggendo un perentorio 4-2 al Monza di Raffaele Palladino. Successo fondamentale per i partenopei, che consolidano il settimo posto e si candidano, quanto meno, per un posto in Conference League.
Altra buona prestazione degli uomini di Calzona, che confermano il 61% di possesso palla della gara casalinga contro la Dea e fanno sfoggio di tutto il loro potenziale offensivo. Sia il dato sui tiri (19), sia quello relativo alle occasioni create (14) sono leggermente inferiori rispetto a quelli di settimana scorsa, rispettivamente 20 e 16, per ribadire come, specialmente questa stagione, spesso la sfortuna ci abbia messo tanto del suo. Migliora, invece, la precisione sotto porta (42% invece di 30%), che pure potrebbe essere perfezionata.
Confortante il numero di palloni recuperati (39), lo stesso di settimana scorsa, in entrambe le occasioni superiore a quello della compagine avversaria. Scioccante il dato sulla difesa: 7 tiri concessi, 2 soli nello specchio della porta ed entrambi finiti alle spalle di Meret.
Gianluca Di Marzio, noto esperto di calciomercato, parla di un accordo verbale raggiunto tra Aurelio de Laurentiis e Giovanni Manna, dirigente e collaboratore di Giuntoli alla Juventus, per il ruolo di direttore sportivo del Napoli. Il talent scout bianconero avrebbe anche già dato il sì per il passaggio in azzurro.
Ieri, invece, Sky Sport riportava la notizia secondo cui, Mauro Meluso avrebbe dato la sua disponibilità a restare anche la prossima stagione come d.s. azzurro, a patto di avere maggior responsabilità sul calciomercato.
Sempre Gianluca Di Marzio, inoltre, ci dice che il primo nome per la panchina del Napoli è quello di Vincenzo Italiano, che a fine stagione lascerà sicuramente la Fiorentina. Altrove, Gazzetta dello Sport su tutti, si continua ad insistere sul nome di Antonio Conte, il quale sarebbe la prima scelta di Adl.
Confusione totale. Come al solito, quando si parla di mercato, se c’è di mezzo il Napoli, si capisce poco o niente. Io tendo a fidarmi molto delle parole di Gianluca Di Marzio, che però di certo non ha la sfera di cristallo. D’altro canto, negli anni, il patron azzurro ci ha spesso riservato dei colpi di scena clamorosi, prendendo gente i cui nomi non erano stati minimamente paventati.
Per lo meno, sembra che qualcosa stia cominciando seriamente a muoversi. Questa volta, non si aspetterà luglio per delle scelte così importanti come quella del d.s. e dell’allenatore. Allora è proprio vero che sbagliando si impara.
Quindi, prepariamoci a mesi e mesi di notizie su ogni quotidiano e aspettiamo, come sempre, il tweet del presidente, unica certezza del mercato azzurro degli ultimi anni.
La pausa Nazionali non porta buon consiglio al Napoli di Francesco Calzona, che, davanti al proprio pubblico, perde 3-0 contro l’Atalanta di Gian Piero Gasperini, sempre più lanciata verso un posto in Europa. Per la prima volta da quando Calzona siede sulla panchina, il Napoli non riesce a fare risultato in campionato e chiude una partita senza trovare il gol.
Nonostante il risultato finale dica ben altro, i partenopei disputano una partita dignitosa, soprattutto nel secondo tempo, come dimostrano le 16 occasioni da gol create e i 20 tiri fatti, in entrambi i casi circa il doppio della trasferta di Milano con l’Inter, rispettivamente 7 e 11. In aumento anche il dato sul possesso palla – 61% invece di 51% - e quello relativo al baricentro, posizionato mediamente, tra primo e secondo tempo, a 56.8 metri dalla porta - 54.82 contro l’Inter -.
Come spiegare allora un risultato tanto severo? Due sole sono le ragioni. La poca lucidità sotto porta e una fase difensiva disastrosa. A parità di tiri in porta (6), il Napoli non segna neanche un gol, complice la sfortuna e un super Carnesecchi, mentre l’Atalanta ne sigla addirittura 3, nonostante l’ottima prestazione di Meret. Questo, forse, è il dato che meglio racconta la stagione del Napoli.
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Nonostante le speranze di Calzona di includerlo nello staff tecnico, lo slovacco ha preferito non accettare. Tuttavia, Hamsik sarà presente allo stadio Maradona per assistere all'andata degli ottavi di finale della Champions League. "Un pranzo Uefa incantevole a Palazzo Petrucci, con ospiti affascinati dalla vista di Napoli! Forza Napoli Sempre!!" ha condiviso su X (Twitter) Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, postando una foto con il presidente del Barcellona Laporta e Marek Hamsik.
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