L'addio tra Sarri e il Napoli, insieme anche la città, ha lasicato tante domande senza concrete risposte, sui motivi di un'avventura che probabilmente sarebbe potuta continuare, ma alla fine l'allontanamento ha portato beneficio a entrambe le parti. De Laurentiis ha sostituito il tecnico toscano con uno dei migliori in circolazione, ovvero Carlo Ancelotti e basta il suo curriculum per capire di chi si sieda sulla panchina partenopea, mentre il "Comandante" ha cambiato stato e ha solo inscurito il colore della tuta, dall'azzurro del Napoli al blu del Chelsea, con il quale si sta guadagnando stima e affetto come era accaduto sotto il Vesuvio. Proprio oggi sulla Gazzetta dello Sport, Maurizio Sarri ha rilasciato alcune dichiarazioni con argomento sempre la squadra napoletana, ma facendo calare anche le tensioni di questi mesi con De Laurentiis dopo il suo addio forzato, spendendo parole poche parole ma benevoli per il numero uno azzurro. Ecco alcune parti delle dichiarazioni: "A Napoli ho lasciato due eredità: una numerica, la più evidente, di prendere una squadra che aveva chiuso il campionato a 64 punti e lasciarla all'ultima stagione con 91, più di questo non si poteva. Poi c'è quella personale, ovvero il rapporto con la gente e la città di Napoli, con la quale non mi staccherò mai emotivamente. Paragonare me e la squadra al Napoli di Vinicio, tra le prime squadre forti della storia azzurra, mi ha onorato. De Laurentiis? Lo posso solo ringraziare, mi ha fatto levare una grande soddisfazione personale, cioè quella di allenare la squadra del mio cuore e delle mie origini. Dopo tutto è stata un'avventura bellissima e questo non può essere cancellato da un addio un po' così"
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