Ritrovarsi

Una vittoria per ritrovare il sorriso. Tre punti per ritornare a farsi sentire in campionato. Tre gol per credere in se stessi e per partire alla volta di Lisbona con maggiore consapevolezza degli attuali mezzi. Forse serviva questo al Napoli dopo un periodo poco radioso, ovvero la vittoria contro una grande che potesse dare gli stimoli giusti ai ragazzi di Sarri per l’ultima notte di Champions, nella quale gli azzurri dovranno giocare più di una semplice partita. Il 3-0 è contro un Inter ancora alla ricerca di se stessa o ancora desiderosa di capire chi è da questo inizio di stagione, ma per la squadra non poteva mai essere così terapeutico come in questo momento questa vittoria, dopo un pareggio così amaro come quello di lunedì contro il Sassuolo dove è bastato un attimo per vedere svanire tre punti che sarebbero stati un vero toccasana per l’economia del campionato degli azzurri, ma ultimamente non è girato nulla nel verso giusto e forse è arrivato anche il momento di cambiare verso alla ruota del destino. Dopo essere usciti troppe volte dal campo a testa china, tra pareggi amari e occasioni buttate al vento, forse stasera è arrivata quella reazione tipica degli schermitori, quel moto di orgoglio necessario per rispondere al destino che ci viene contro. Ttoccata dopo stoccata, passo dopo passo per mettersi sempre più in vantaggio e a Lisbona capiremo se ci sarà quella finale, se non necessaria per chiudere questa prima dannata parte di stagione con la testa più sgombra dai pesanti pensieri di fare risultato e soddisfare sia una piazza affamata di gloria, sia una società che deve far fronte alle importanti spese di mercato estive e alle prossime invernali dove si proverà a cercare saldi, ma se non ci saranno si utilizzerà la carta di credito ed è necessario per un settore come quello avanzato. Troppo pesante, snervante, lacerante e se non insostenibile quella pesante assenza di un uomo che di professione ti regala emozioni mettendo un pallone in fondo alla rete, ma per una notte la mancanza di questa figura non si è sentita e si spera di non sentirla neanche martedì, quando Sarri e gli azzurri scenderanno in campo contro la squadra che è stata di Eusebio e cercheranno di andarsene dalla terra del Fado con sopra alle proprie teste le stelle delle notti europee.

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