Raiola proprietario di Pogba? La Fifa indaga

Il futuro della Juventus è a rischio. Tutto parte dall'affare che ha condotto Pogba al Manchester United. La Fifa vuole vederci chiaro sulla posizione di Raiola. Semplice agente o proprietario del giocatore? A Zurigo indagano. La vecchia signora non è sotto inchiesta ma deve dare alcune informazione legate al trasferimento del centrocampista francese in Premier League. Nel caso in cui Raiola fosse il proprietario del calciatore si configurerebbe la nuova fattispecie della third party ownership che fu vietata nel 2015. Semmai dovesse essere vero, la Vecchia Signora rischierebbe una multa e la chiusura di una finestra di mercato.

La tranquillità di Torino
Infatti a Torino c'è una fitta aria di tranquillità. Tutto è stato documentato sino all'ultimo dettaglio. Visto che si tratta di una società quotata in borsa. In più i bianconeri non sono neanche sorpresi vista l'entità della trattativa. Il più costoso della storia. Infatti Pogba è passato dalla Juventus al Manchester United per 110 milioni di euro. Però la Vecchia Signora ha potuto intascare soltanto 78 milioni poiché ne ha pagati 27 di commissione a Raiola. Quest'ultimo, poi, ne ha ricevuti 22 anche dal club di Mourinho per un totale di 49 milioni. In sostanza la Juventus è stata costretta a dare il 25% della somma totale al procuratore. Una cifra incredibile su cui la Fifa non entra nel merito. Ma vuole comprendere soltanto se dietro ci sia altro.

La calma di Marotta
Lo stesso ad bianconero, Giuseppe Marotta, si è detto molto tranquillo a riguardo. «Un trasferimento dai numeri elevatissimi, che può dar adito a situazioni ambigue che non corrispondono a verità. Normale che ci fosse un'indagine per cancellare ogni possibile dubbio. Ma noi abbiamo agito nel rispetto delle norme regolamentari e fiscali. Ci hanno inviato semplicemente delle domande. E la verità è che è stata incassata una cifra altissima e che è stata data una percentuale a uno dei protagonisti. Conosciamo le norme fiscali e siamo super sereni. Fiduciosi che non ci saranno provvedimenti disciplinari".

Il cartellino dei giocatori è solo di proprietà del club.
Dal maggio 2015 non è stato più possibile che un calciatore fosse di proprieà anche di una terza parte, diversa dal club. Nel 2015 la Fifa vieta la third party owenrship. L'art 18-bis del regolamento sui trasferimenti prevede: «Nessuna società può stipulare contratti che permettano a qualsiasi parte che figuri all'interno del contratto o a terzi di acquisire la capacità di influire sui rapporti di lavoro e sulle questioni relative ai trasferimenti, sulla sua autonomia sulle scelte politiche o sull'attività della propria squadra».

Perché non si indaga su Raiola?
Una domanda che in molti si pongono. La cui risposta è stata data da un portavoce della Fifa. Eventuali azioni disciplinari nei confronti di Mino Raiola dovrebbero essere prese soltanto dalla Figc e soltanto nel caso in cui, in seguito alle verifiche effettuate dalla Fifa, dovessero emergere alcuni comportamenti anomali da parte della Vecchia Signora nell'affare Pogba. A quanto pare solo le Federazioni Nazionali hanno il potere di imporre sanzioni nei riguardi degli agenti che violano il regolamento sugli intermediari. Infatti, l'articolo 9 del regolamento Fifa sostiene che le federazioni nazionali sono le uniche che possono imporre sanzioni per violazioni dello stesso regolamento. Solo in seguito a una multa della federazione nazionale (che informerà l'organo di governo del calcio mondiale) la Fifa potrà decidere se estere le sanzione anche a livello mondiale. Intanto lo United è stato già sottoposto alle stesse indagini della Juventus e non sono state ravvisate infrazioni.

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