Pizza, fichi e…Raiola

4 novembre 1967. La data che cambiò il modo di vedere il calcio. A Nocera Inferiore, in provincia di Salerno, nacque Mino Raiola. Ma crebbe nei Paesi Bassi, la famiglia emigra ad Haarlem un anno dopo la nascita di Carmine. Il padre apre con successo un'attività di ristorazione in cui il piccolo Mino dà una mano come cameriere. Consegue la maturità classica e frequenta per due anni l'università iscrivendosi alla facoltà di Giurisprudenza. Parla sette lingue: italiano, tedesco, inglese, spagnolo, francese, portoghese e olandese. 

Il primo trasferimento: Roy al Foggia
A soli 20 anni fonda la prima società di intermediazione. E nel 1992 inizia la sua carriera da procuratore. Il suo primo affare di si chiama Bryan Roy. Attaccante dell'Ajax che lui fa approdare al Foggia. 

1993, il primo affare: Bergkamp all'Inter
Nel '93 funge da mediatore nella trattativa che porta Bergkamp e Jon dall'Ajax all'Inter. Il biondo attaccante passò ai nerazzurri per 18 milioni, fu il primo colpo alla Mino. Pazienza se Bergkamp fece flop per poi affermarsi all'Arsenal. Solo successivamente diventa Agente Fifa abbandonando le altre attività. 

2001, l'anno di Nedved alla Juventus
Fonda la Sportman, una società con sede a Montecarlo ma rappresentata in tutto il mondo. Dopo tratta alcuni calciatori come Kreek, Vink e Pavel Nedved. Fu merito di Raiola se il ceco, scovato a Praga, arrivò in Serie A alla Lazio. E poi alla Juventus. Un trasferimento molto complicato ma la cifra era davvero incredibile: 77 miliardi di lire. Fu la svolta della sua carriera. 

Ibrahimovic in bianconero, correva l'anno 2004
Nell'estate del 2004 Mino si fa carico del trasferimento di Ibrahimovic dall'Ajax alla Juventus. C'è da dire che lo svedese era conteso dalla Roma, Premier e Liga. Ma vinsero i bianconeri giocando al rialzo. All'Ajax andarono solo 16 milioni mentre al giocatore 3,5 milioni netti. 

Lukaku, dall'Everton al Chelsea
Nel 2012 Mino Raiola ha il "merito" di effettuare un altro trasferimento milionario. Grazie alla sua conoscenza nelle lingue riesce ad accaparrarsi la procura di Lukaku, attaccante belga. Il giocatore passò dall'Everton al Chelsea per 50 milioni di euro. Raiola si accontentò delle commissioni e delle percentuali sull'ingaggio.

Ibra torna di moda, è il tempo del Psg
Il 2012 è di nuovo l'anno di Ibrahimovic. Un vero capolavoro. Fiutata l'aria di smobilitazione in casa Milan, Raiola si muove in anticipo e organizza il passaggio di Zlatan al Psg. Il prezzo del cartellino è moderato: 25 milioni. Ma l'ingaggio è stellare, si sfiorano i 15 milioni di euro (bonus inclusi). 

In punta di piedi Mkhitaryan passa allo United
Uno degli affari più belli e passato quasi inosservato è quello riguardante Mkhitaryan. I tedeschi del Borussia Dortmund, per strapparlo allo Shaktar, sono stati costretti a spendere 27,5 milioni. Siamo nel 2013. Tre anni dopo il Manchester United sborsa 32,5 milioni per garantirsi le prestazioni del giocatore. Con due trasferimenti dello stesso giocatore Raiola smuove 60 milioni. 

Il capolavoro Balotelli
Alla chiusura del disastroso Mondiale del 2014, Raiola firma un altro capolavoro: il trasferimento di Mario Balotelli dal Milan al Liverpool. I reds sborsano 20 milioni di euro e un ingaggio di 6 milioni netti. Che solo dopo sarebbero divenuti una zavorra. 

Il pre-pensionamento d'oro di Weiss
Sempre nell'estate del 2014, Mino porta a compimento un altro grande trasferimento. Vladimir Weiss in pochi anni cambia diverse squadre, fallendo in campionati top. Dopo il City approda al Pescara. Gli abruzzesi retrocedono e lo slovacco, grazie alle abilità di Raiola, vola in Grecia all'Olympiacos. Poi il pre-pensionamento dorato al Lekhwiya (estate 2014) e poi all'Al-Gharafi (2016).

Sergio Romero, panchinaro da 2 milioni di euro all'anno
Arriviamo così al 2015 quando Mino mette a segno un'altra vittoria personale. Sergio Romero. Il portiere argentino non si è mai integrato a Genova con la Sampdoria e dopo il disastroso mondiale del 2014 è tempo di cambiare aria. Raiola accontenta lui e la Samp. Trasferimento a parametro 0 (inusuale per Raiola) al Manchester United. Ma con un ingaggio di 2 milioni di euro. Abbastanza oneroso per un portiere che disputa poche gare da titolare per poi fare il secondo di De Gea. Condizione che non incide nei guadagni del procuratore.

La calda estate del 2016 con Pogba
Si arriva, quindi, alla calda estate del 2016. Pogba al Manchester United. Il trasferimento più costoso della storia del calcio. Porta con se anche le commissioni più costose. Il francese torna all'Old Trafford per 110 milioni di cui soltanto 72 nelle casse della Juventus. Il resto, salvo il modesto premio di valorizzazione che si sono divise le due squadre, è andato nelle tasche di Mino Raiola. Ben 35 milioni di euro, percentuali di commissioni comprese. 

E' il momento di Donnarumma?
Quelli appena elencati sono soltanto alcuni dei trasferimenti che hanno visto protagonista Mino Raiola. Solo quelli più belli, affascinanti e anche più costosi.
Il 2017 potrebbe essere l'anno di Donnarumma. Ma è ancora presto per parlarne

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