Sono quelle senza serie A. Quelle in cui non c'è attesa, non c'è curiosità di sapere come andrà a finire una partita. Week end un po' vuoti, ma anche necessari. Già, perché nel calcio è solo uno a vincere e i tifosi delle altre squadre devono disintossicarsi dai dolori patiti durante il campionato. La cura è peggiore della malattia in questo caso. Il tifo necessita di tregua, chi ha la fortuna di amare una squadra produce più bile di chiunque altro. Giugno, luglio ed agosto servono a disintossicare i fegati dei tifosi affranti. Ciò nonostante, la voglia di ripartire non manca mai. Se fosse per questi stessi tifosi, i campionati potrebbero riprendere già il primo luglio. Un mese di pausa per loro basta e avanza. L'estate, per chi ama il calcio, non è altro che attesa. Si attende che ricominci la nuova stagione, si attende il colpo di mercato, si attendono notizie dai ritiri. Fino a quella benedetta domenica in cui tutto torna così familiare. Quella domenica in cui tutto torna al suo posto. Si riprendono i portafortuna, riti scaramantici vari "il posto a destra sul divano è mio". E così ogni tifoso e amante di questo sport potrà riavere ciò che ha desiderato per un'estate intera. Una sacrosanta, meravigliosa partita di calcio, niente di più.
L.V.
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