Napoli-Samp, il giorno dopo

Un plauso a tutti gli scarsi 25.000 tifosi che ieri sera erano al San Paolo, perché nonostante le super attrezzature protettive di tutti i presenti, il gelo entrava sino nelle ossa e la grappa era acqua senza produrre alcun effetto. Bando a queste considerazioni metereologiche la partita è stata difficile  per diversi motivi come sempre avviene per la prima partita  dopo le feste,  per l'assenza di diversi giocatori  per vari motivi che hanno costretto a rivedere la difesa, per forme influenzali che hanno lasciato i segni vedi Hisay irriconoscibile sul campo ed infine per  la Sampdoria allenata da un tattico allenatore come Gianpaolo che è' risultata molto spigolosa e difficile da superare con la sua ragnatela a centrocampo molto reattiva ed aggressiva. Poi la sfortunata autorete del giocatore che forse Sarri non doveva fare entrare in campo  e la frittata era servita se non fossero avvenuti una serie di avvenimenti come la giusta espulsione di Silvestre al 15' del secondo tempo che ha dato uno scossone agli azzurri favoriti anche dagli innesti di Zelinski e Gabbiadini che hanno cambiato volto alla partita rendendo gli azzurri aggressivi e mai rinunciatari  raggiungendo al 95' la vittoria che risultera'  pesante non solo per i tre punti in classifica ma per il morale di tutta la squadra e per far accrescere quella determinazione ,del Grande Team , che spesso ci era mancata sino ad oggi alternando grandi gare ad improvvise involuzioni.        Ora guardiamo avanti con fiducia facendo giocare tutti i giocatori della Rosa nella gara di Coppa Italia  al San Paolo contro lo Spezia e poi domenica riprendere il cammino di avvicinamento alla Roma battendo il Pescara per avvicinarci con le carte in regola al primo importante confronto a San Siro contro il Milan e solo allora potremmo comprendere le vere ambizioni degli azzurri e la competitività' della squadra  per questo Campionato.

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