Napoli il segreto del gol al 46 per cento

C’è una percentuale (46 per cento), che sfugge ai più, nel disegnare il futuro di questo Napoli che infila vittoria dopo vittoria (la nona di seguito): quel numero spiega che il Napoli è un camaleonte dedito al calcio. Sì, perché se il celebrato e meraviglioso trio non va al massimo (Mertens 15, Callejon 7, Insigne 5) ci pensano quelli dal centrocampo in giù con le loro 24 reti su 52 totali; ovvero il 46 per cento. Il che significa: 1) se il Napoli non ha alternative nei ruoli, ne ha senz’altro una e importante, con questa maglia azzurra segnano tutti, da Mertens a Koulibaly; 2)  a svelare l’arma in più è giunto l’1-0 di Allan, suo quarto gol in campionato, appena uno in meno di Insigne, ma il brasiliano di mestiere fa il mediano non l’attaccante.  Non solo. Le irriverenti assonanze tra il Napoli di Europa League e quanto sarebbe potuto accadere al Napoli vero, quello di oggi e di tutte le domeniche da settembre in poi, sono state fulminate dalla nona vittoria di fila in campionato. In quattro e più minuti, il Napoli è tornato in possesso della partita con la Spal e del risultato. Si dirà: questo 1-0, però, è striminzito nella forma. Può darsi, tuttavia non lo è nella sostanza, perché nessuno ha mai avuto un tremolio per le rare e impalpabili azioni d’attacco della Spal. Resta, però, aperto e praticabile un dibattito: il Napoli, che dopo il gol di Allan ha gestito il match, è davvero il Napoli di Sarri? Perché il suo credo è un altro: le partite si giocano, non si gestiscono. La verità sta a metà strada: il contenuto tattico di Hamsik e compagni non cambia, è l‘interpretazione in campo che varia, ben al di la dei dettami e delle urla dell’allenatore. Non che siano in atto ammutinamenti, ma come avviene ovunque, e in qualsiasi squadra, spesso viste le condizioni reali, in partita si passa a una sorta di autodeterminazione. Così ha fatto il Napoli contro la Spal. E in questo modo s’è regolato in altre occasioni. Corretto, insomma. Nulla a che vedere con certa letteratura che accompagna il Napoli e che allude a cambiamenti di rotta, tipo: diversa impostazione tattica, rivisitazione del sarrismo. Qui, come accaduto anche nel disastroso match di Europa League con il Lipsia,  il meccanismo che sostanzialmente alimenta le fake-news - i fatti non esistono, esiste soltanto il loro racconto (perlopiù truccato) – non ha prodotto, per fortuna, effetti.

 

 

 

 

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