L'Europeo dei campioni

Un tempo l'Europeo Under 21 era un vetrina per club e calciatori. I giocatori che venivano convocati dalle rispettive federazioni erano per lo più sconosciuti. Tra le file dell'Under 21 azzurra, solo qualche anno fa, militavano ragazzi di Serie B e qualcuno anche di Lega Pro. Oggi, invece, l'unidici titolare è composto da ragazzi che militano in Serie A, già da qualche stagione. Tutti dei piccoli campioni. Ma questo discorso deve essere fatto anche per altre federazioni. Infatti l'Europeo U21 potrebbe essere posizionato sullo stesso piano di quello che viene disputato dalle Nazionali maggiori. Basti pensare che alcuni ragazzi under 21 hanno preso parte anche all'ultimo mondiale. Quindi per osservare dei talenti sconosciuti bisognerebbe iniziare a seguire le Nazionali Under 20. Ma andiamo con ordine. 
Girone A
Nel 2015 l'Europeo ceco si chiudeva con l'impresa della Svezia di John Guidetti, stella annunciata di una nazionale a cui nessuno avrebbe dato credito. Anche quest'anno la squadra scandinava non gode dei favori dei pronostici. Un team quadrato ma privo di una vera stella. Non ci sarà Isak (sopresa per tutti) ritenuto non in forma. Quindi gli occhi saranno tutti puntati su Cibicki, seconda punta di ottima qualità del Malmo. La sua è una storia particolare: padre polacco e madre svedese. Ma lui ha scelto di giocare con la Svezia facendo infuriare il padre che agli Europei sta tifando per la patria e non per la famiglia. Nello stesso girone della Svezia (A) troviano l'Inghilterra nonchè la favorita del raggruppamento. Non c'è Rashford ma i talenti non mancano. Ward-Prowse del Southampton, Chanbers e Holding dell'Arsenal. Chalobah del Chelsea che la scorsa stagione ha militato in A con il Napoli, Hughes talentuoso centrocampista del Derby County. Poi c'è Abraham.  Giocatore di proprietà del Chelsea ma nell'ultima Championship con il Bristol ha realizzato 23 reti. Un gigante di 190 cm con il senso del gol. Poi troviamo la Polonia che piange le assenze pesanti di Milik e Zielinski ma non ha intenzione di sfigurare. Occhi puntati sull'esterno offensivo del Leicester Kapustka, fantasia e dribbling. Ha dimostrato il suo valore a Euro2016. Ora avrà il peso di un'intera nazione sulle sue spalle. Chiude il girone la Slovacchia del sampdoriano Skriniar. Una squadra che è stata capace di eliminare l'Olanda. La sopresa potrebbe essere Laszlo Benes, centrocampista del Monchengladbach. Si tratta di una sorta di baby Hamsik per quanto riguarda senso del gol e inserimento. 
Girone B
Il gruppo B potrebbe essere quello più intrigante. La Spagna (favorita a vincere il torneo) ha convocato Asensio del Real Madrid in gol anche nella finale di Champions League contro la Juventus. Poi troviamo il talento dell'Atletico Madrid Saul e Denis Suarez in forza al Barcellona. Nella lista dei convocati c'è anche Deulofeu, conoscenza del calcio italiano per aver disputato la seconda metà di stagione con il Milan. Potrebbe essere definito un Dream Team ma resta il fatto che le gare vanno vinte visto che solo la prima di ogni girone ha la sicurezza di accedere in semifinale. Poi c'è il Portogallo che sogna lo sgambetto con un centrocampo favoloso. Ruben Neves del Porto è un classe '97 ed è il cervello della squadra. Renato Sanches, passato al Bayern Monaco la scorsa stagione per 36 milioni di euro, è il motore. Poi c'è il sampdoriano Bruno Fernandes, il vero genio tra le linee. Nel girone di ferro c'è la Serbia, campione del mondo under 20. Si conferma serbatoio di talenti. Le stelle più attese sono Marko Grujic del Liverpool (inseguito dall'Inter) e Andrija Zivkovic, fenomeno del Benfica. Chiude il raggruppamento la Macedonia (avvio shock con la pesante sconfitta contro la Spagna). Una squadra da non sottovalutare poichè è stata la giustiziera della Francia. Talento da osservare è il centrocampista Enis Bardhi, 12 gol in Ungheria con l'Ujpes. 
Girone C
Poi c'è il gruppo dell'Italia. Gli azzurri si affidano alle parate di Donnarumma (come ieri contro la Danimarca nel finale) a una difesa di ferro composta da Rugani e Caldara. Alla fantasia di Berardi e Bernardeschi e a un centrocampo di qualità con Gagliardini, Pellegrini (protagonista all'esordio con uno stupendo gol in rovesciata contro la Danimarca) e Benassi. L'avversario da temere è la Germania che ha perso Sané, Goretzka, Brandt e Werner per la Confederation Cup e Tah per infortunio. Quindi leader di questa formazione è Dahoud, classe '99 del Monchengladbach. La fantasia, invece, è affidata a Serge Gnabry, appena acquistato dal Bayern di Ancelotti. Ha realizzato 11 reti nell'ultima stagione con il Werder ed è stato tra i migliori alle Olimpiadi di Rio. L'outsider potrebbe essere la Repubblica Ceca con Patrik Schick, centravanti sempre più della Juventus. Capocannonierie nella fase a gironi con 10 reti in 9 gare. Una media impressionante, però, la possiede anche l'attaccante della Danimarca Marcus Ingvartsen con 8 reti in 6 gare (escludendo quella di ieri contro l'Italia dove i danesi sono rimasti a secco). Attaccante del Nordsjaeland. 
Tutte le squadre hanno debuttato ma da oggi l'Europeo entrerà nel vivo con la possibilità di sancire i primi verdetti.  

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