La verità di Quagliarella: "Ecco perché sono andato via da Napoli"

Fabio Quagliarella ha commentato ai microfoni di Sky Sport la vicenda giudiziara che l'ha visto coinvolto in quanto vittima di stalking. Un incubo finalmente giunto al termine, ma che ha lasciato il segno sull'attaccante della Sampdoria, che in lacrime racconta così:

"Si è chiusa una vicenda extracalcistica che si è trasformata in un incubo per me. Mi sono tolto un peso enorme e per questa ragione sono andato via da Napoli. Stavo benissimo lì, ero a casa, ma sono stato condizionato da una vicenda che si è trasformata in un incubo, non lo auguro a nessuno, non potevo uscire di casa, io e tutta la mia famiglia. Accuse addirittura di calcio-scommesse, pedofilia, camorra? Ringrazio la giustizia per aver stabilito la verità, non è facile dare oltre 4 anni ad un poliziotto. Ero a casa mia e stavo con la mia famiglia, non c'era nessun motivo per lasciare Napoli. Ho accusato e tenuto botta, non è facile e non lo auguro a nessuno. Tutti abbiamo il diritto di vivere una vita serena. Non poter uscire di casa e sentirsi minacciati del fatto che possa succedere qualcosa in qualsiasi momento, è dura. Poi si è giudicati quando la gente non sa". 

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