Il calcio e i fondi di investimento

Lo scenario futuro del calcio mondiale è tragico. Il calcio sta andando a fondo. Tra debiti e assenza fisiologica di liquidità. Il calcio del domani passa per la finanza creativa. Attualmente sono molti i club che hanno decisio si stringere rapporti con fondi di investimento. In molti casi fondi extra-europei con sedi nei cosiddetti paradisi fiscali. Tutti specializzati in TPO (Third Party Ownership).

I TPO

I TPO non sono altro che dei meccanismi che permettono alle strutture finanziarie di acquistare quote percentuali di calciatori. Ovviamente si tratta di soggetti totalmente estranei ai club. Questi soggetti acquisiscono diritti economici sul calciatore per cercare di generare delle plusvalenze in caso di cessione dello stesso. In breve si scommette sul futuro. Un po' come accade sull'andamento dei titoli azionari. Si punta, soprattutto, sull'esplosione costante dei valori degli ingaggi con i continui trasferimenti da un club all'altro. 
I TPO hanno subìto una rapidissima evoluzione. All'inizio erano semplici fondi oggi sono diventati il braccio armato di diverse realtà. E si sostituiscono alle attività economiche e finanziarie dei club. Creando, in questo modo, pratiche di concorrenza sleale. Oggi ci sono sono club che si sono affidati a questo metodo e altri che hanno preferito trovare modelli di gestione più regolari nel rispetto dei regolamenti Uefa e Fifa. 

La Deyon Group

Il numero dei fondi al mondo è la Deyon Group che ha sede in Turchia (Istanbul). Ma i suoi forti interessi sono concentrati a Londra operando in diverse aree come metalli, edilizia, intermediazioni e gestione degli interessi dei calciatori e anche nell'ambito dei carburanti. Ma la lista è lunga. La Deyon Group controlla tra i tanti calciatori anche il colombiano Radamel Falcao e Jorge Lorenzo (campione di MotoGp), curando tutti gli accordi di sponsorizzazione. La Deyon Gruop è vero leader nel mondo degli investimenti. Ma l'area sportiva è seguita da un'altra società, sempre dello stesso gruppo. 
Ufficialmente gestisce i diritti di ben 43 clienti inclusi allenatori come Diego Simeone e Segio Conceicao. Infine si occupa anche dei diritti di immagine e marketing di personaggi come Beckham, Bolt, Morata e Neymar. Senza contare gli accordi di sponsorizzarione che ha con diversi club del pianeta come Getafe, Siviglia e Atletico Madrid. 

La strategia

La strategia che questo gruppo utilizza è molto semplice. Curando i contratti di acquisto e di cessione di calciatori per conto dei club e portando anche in dote agli stessi allenatori e altri giocatori, stanno letteralmente diventando i gestori dei diverse società calcistiche per cui lavorano. Nonostante non ne abbiano il controllo societario ma facendo leva soltanto sul discorso economico-finanziario. Come nel caso dei TPI, prestiti di scambio in una percentuale sui valori dei singoli cartelli dei giocatori.

Chi sono gli azionisti?

Poi, risulta molto difficile scoprire i nomi degli effettivi proprietari dei fondi di investimento. Il manager operativo della Deyon è Nelio Lucas ma per conoscere i nomi degli effettivi azionisti è servita l'inchiesta giornalistica Football Leaks. 
Alle spalle della Deyon Sports International ci sarebbero quattro fratelli di origini kazaka ricollegabili tranquillamente alla nota famiglia Arif. Tra il 2011 e il 2015 avrebbero investito ben 70 milioni di euro diventando i padroni del calcio mondiale con plusvalenza del 500% sui top player. Un guadagno incredibile per la Doyen ma non per i club che possedevano la proprietà dei cartellini. 

I TPI

Dai TPO ai TPI il basso è davvero breve. Cambia la sigla ma la sostanza è sempre la stessa. Per quanto riguarda i TPI il club che è alla ricercà di liquidità garantisce la restituzione del prestito. Garanzia che avviene tramite la cessione di alcuni tesserati. Per capire meglio questa formula la Deyon Group, sul sito ufficiale, ha dedicato una sezione intera all'argomento "calciatori-TPI". Tra questi c'è Falcao. 

Deyon, i paesi con maggiore influenza

In Brasile, per esempio, i fondi di investimento possiedono partecipazioni pari al 90% delle rose di squadre della prima divisione. In Europa sono più di 1000 i calciatori che hanno un contratto TPO. Nell'est europeo, in dieci paesi, gli investitori controllano il 40% dei contratti dei calciatori. La Spagna è il secondo paese al mondo per quota di contratti TPO con l'8%. Segue l'Olanda al 3%. Infine il Portogallo risulta essere il paese con la quota più elevata di contratti dei calciatori legati a TPO. Pari al 36%. 

Si punta in alto

Ma non si fermano qui. Dopo gli investimenti sul valore dei calciatori, si punta a prendere il controllo totale dei club. Fosun Int. ltd (fondo d'investimento collegate al magnate cinese Guanchang e al procuratore Mendes) ha intenzione di acquistare il Rio Ave, club della primeira liga portoghese. Con questa strategia Fosun vuole dare maggiore visibilità agli investimenti supportando la Portoguese Commercial bank e Rende Electrica Nacional. La Fosun spenderà circa 20 milioni di euro per l'acquisto del club e per il miglioramento delle infrastrutture. 

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