Gabbiadini: «Napoli? La Juve non l'ho mai sentita mia»

Oggi Manolo Gabbiadini ha lasciato qualche dichiarazione sul ritiro di Dimaro, il primo della sua carriera: «Possiamo essere soddisfatti. Abbiamo fatto due gare e si inizia già a vedere il gioco che vuole il nuovo tecnico. Ci vorrà ancora un attimo di tempo, ma per il campionato saremo pronti». Tante squadre per Manolo prima di arrivare in una big: «La gavetta è un modo per fare esperienza, a partire dal Cittadella in cadetteria ed al primo anno giocando poco in serie A. Nemmeno io credevo di iniziare così forte a Napoli, credo sia stato merito del mister, dei compagni e di tutto l'ambiente che mi ha sostenuto». L'amore dei tifosi napoletani: «Credo sia dovuto alla mia semplicità, cerco di fare sempre il massimo in campo impegnandomi al massimo. Sicuramente hanno aiutato anche i gol realizzati». Scartato dalla Juventus: «Le decisioni si fanno in due, abbiamo preso una decisione insieme ed a gennaio scorso ho scelto di venire al Napoli. La maglia della Juve non l'ho mai indossata e non me la sento dentro. Sono stato io a prendere questa decisione e sono felice di averla presa». Ruolo preferito sul rettangolo di gioco: «Più gioco vicino alla porta e meglio è. Sin da bambino ho sempre giocato in quel ruolo, è lì che mi trovo a mio agio. Dove gioco e segno significa che sto meglio in quel ruolo. Per me è indifferente il ruolo, anche se preferisco stare vicino alla porta». Primo gol al San Paolo: «Devo dire che quando sono in campo non mi lascio influenzare da quello che accade sugli spalti. I tifosi mi emozionano anche». Il rapporto con il Pipita: «Su Gonzalo si dicono tante cose su di lui. Non vanno dimenticati i tanti gol decisivi che ha realizzato. Pipita non si tocca, dobbiamo tenercelo stretto. I rigori deve tirarli lui, al di là degli errori nell'ultimo periodo». Bianconeri al San Paolo alla sesta di campionato: 1Non importa chi affrontiamo. Dobbiamo essere pronti contro ogni avversario, che sia la Juventus o qualsiasi altra squadra». La maglia della Nazionale: «Cerco di dare sempre il massimo quando entro in campo per la mia squadra di club, poi è chiaro che la chiamata in Nazionale fa piacere». L'attaccante idolo per Manolo: «Mi piaceva molto Diego Milito, anche se siamo diversi come caratteristiche. Ho cercato di rubare alcuni suoi segreti in campo». Insigne maestro di napoletano: «Qualcosina, ma non sono un bravo studente. Non sono molto bravo in queste cose...». La promessa ai tifosi: 1Noi daremo sempre il massimo e suderemo sempre la maglia. Questa è la prima cosa che chiedono i tifosi. Forza Napoli!».

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