"Dispiaciuti per l'uscita dalla Champions, ma avevamo davanti il Real Madrid". Ennesima frase per un Napoli non vincente

Ancora molti sono delusi per l'uscita agli ottavi di finale di Champions League contro il Real Madrid, la squadra che ha vinto il maggior numero di trofei nella storia della competizione. Eppure rimane l'amaro in bocca: uscire in quel modo, facendoci del male da soli. Analizziamo entrambe le partite. All'andata, dopo il vantaggio di Insigne, la formazione di Sarri ha subito un calo psicologico, subendo tre reti, due delle quali su errori difensivi. Al ritorno Hamsik e compagni giocano 50' fantastici, poi, come spesso accade da anni, hanno permesso a Sergio Ramos di realizzare, indisturbato, due gol pesantissimi ai fini della qualificazione. Non eravamo la Cenerentola del torneo, non riusciamo a maturare poiché veniamo penalizzati da errori a tratti anche imbarazzanti: quelle due reti di Ramos mettono in evidenza che la squadra, a livello difensivo, non è adatta a certi palcoscenici: per fare un esempio prendiamo Koulibaly, il più forte tra i nostri centrali, capace di annullare l'avversario per 90', eppure in ogni partita commette almeno un'ingenuità, anche fatale, che ne sminuisce il valore. Erano i blancos, per carità, ma vedere il Leicester, squadra che lotta per la salvezza in Premier, approdare ai quarti fa storcere molto il naso, per non parlare della Juve, squadra senza un gioco. Speriamo di maturare prima o poi.

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