Diawara: "Jorginho è un campione, ma mi farò trovare pronto!"

Se qualcuno aveva cominciato a nutrire qualche perplessità sulla caratura del centrocampista classe 1997, Amadou Diawara,visto il mancato impiego nelle prime giornate, sono bastati pochi minuti per sgomberare il campo da equivoci. Il calciatore guineano ha dimostrato infatti di avere le qualità e la personalità per entrare in pianta stabile nei rigidi meccanismi di Mister Sarri, e rappresentare, non solo un prospetto interessante, ma una valida alternativa a Jorginho nell'immediato. Queste le parole del giocatore ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli: 

Sulla vittoria a Crotone "A Crotone la vittoria è arrivata alla fine, abbiamo avuto un calo ma succede a tutte le società. Ora stiamo lavorando bene e speriamo di sbagliare meno".

Come stai vivendo questo momento? "Sono felice per la vittoria di domenica, mi dispiaceva che la squadra perdeva anche quando era in panchina. Voglio sempre che questa squadra vinca, questo è il mio obiettivo. Sicuramente esordire al San Paolo è sempre emozionante".

Ora si parla di questo dualismo con Jorginho. Come lo vivi? "Lui è un grandissimo giocatore, io sono giovane e mi metto a disposizione del tecnico. Ogni volta che il mister vuole io ci sono per aiutare la squadra e la società, io sono a disposizione. Ci sono tanti giocatori bravi qui".

Cosa state provando in attacco senza Gabbiadini? Cosa ha detto dopo l'espulsione a Crotone? "Stiamo lavorando bene, ci sono altri giocatori che possono giocare di prima punta. Sarà il mister a decidere chi giocherà. Dopo la sfida Manolo ci ha chiesto scusa a tutti sul nostro gruppo, noi gli abbiamo risposto che non dobbiamo mai mollare e dobbiamo restare tutti uniti".

Vi aspetta un ciclo di gare difficili, come lo affrontate? "Noi pensiamo di gara in gara, non guardiamo alle prossime gare. Nella testa abbiamo la sfida all'Empoli. Abbiamo avuto un calo, ma speriamo di commettere meno errori".

Quali sono i tuoi sogni nel cassetto? "In questo momento sono in una grandissima squadra, il sogno è di vincere qualcosa con questa maglia. L'obiettivo è di arrivare sempre più in alto".

Come mai ha scelto la maglia numero 42? "La scelta è arrivata perchè è la maglia che indossa il mio idolo, Yaya Tourè. Per questo ho preso quel numero".

C'è qualcuno con cui hai legato di più nel gruppo? "Nessuno in particolare, siamo un gruppo molto unito".

Hai imparato qualche parola in dialetto napoletano, mi raccomando senza parolacce... "Si ne ho imparata qualcuna. "Chitestramuort" (ride tra il panico del collega che lo intervistava, ndr).

Ti piace la cucina partenopea? "Sto impazzendo per la pasta e per la pizza napoletana".

Come ha inciso sulla tua crescita l'esperienza al Bologna? "Delio Rossi mi ha subito messo nella mischia, ho un grande rispetto per lui. Lo stesso Donadoni ha subito creduto in me, è stato importantissimo per me".

Domani giochi con l'Empoli? "Decide il mister!".

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